
Flat tax, quanto costano, cosa prevedono e a chi convengono le proposte del centrodestra
Il taglio delle tasse è uno dei cavalli di battaglia del centrodestra e in questa campagna elettorale l’argomento è la flat tax, la “tassa piatta” uguale per tutti indipendentemente dal reddito. Le proposte tra i partiti sono diverse, ma quanto costano alle casse dello Stato? Tutti i dettagli

In ogni periodo di pre-elezioni si ripropone puntuale il taglio delle tasse, cavallo di battaglia dei partiti di centrodestra. Le proposte dei partiti sono diverse tra loro, ma tutte includono la cosiddetta “flat tax”, la tassa piatta del 15% per ora limitata alle partite Iva con ricavi fino a 65mila euro
GUARDA IL VIDEO: Da flat tax a cuneo: le promesse dei partiti sulle tasse
La proposta di Forza Italia e del suo leader Silvio Berlusconi è di aumentare la flat tax al 23% ma estendendola a tutti i redditi. Un cambio di passo notevole rispetto a quanto fatto dal governo Draghi, che ha alleggerito il prelievo di circa 8 miliardi attraverso la revisione delle aliquote, ora al 23% per i redditi fino a 15mila euro, al 25% tra i 15mila e i 28mila, al 35% da 28mila a 50mila e al 43% oltre i 50mila
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Secondo le stime degli esperti, come riporta il Sole 24 Ore, il costo della flat tax proposta da Berlusconi si attesterebbe attorno ai 30 miliardi l'anno. Cifre importanti, a cui va aggiunto il problema del principio della progressività del prelievo previsto dalla Costituzione, che potrebbe impedire l’adozione di un’imposta unica per tutti
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Per quanto riguarda la proposta della Lega e di Matteo Salvini, i costi sarebbero ancora maggiori: per estendere la flat tax al 15% per tutti i redditi – come vorrebbe lo stesso leader del Carroccio – i costi sarebbero pari a 50 miliardi di euro l’anno
Le promesse dei partiti sulle tasse
L’idea della Lega è quella di rendere graduale il passaggio tra l’imposta progressiva – attualmente in vigore – e la flat tax uguale per tutti con un percorso di tre fasi, la cui fase uno è già avvenuta con la legge di Bilancio del 2019 che ha introdotto la prima tassa piatta per le partite iva con redditi inferiori a 65mila euro l’anno
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La proposta di Fratelli d’Italia è invece quella meno onerosa per le tasse dello Stato: il partito di Giorgia Meloni si limiterebbe infatti ad applicare la flat tax solo alla parte di reddito eccedente rispetto a quanto dichiarato l'anno prima
Verso le elezioni, gli aggiornamenti
Il programma della coalizione parla di una generica “flat tax incrementale”, cioè solo sul reddito dichiarato in più rispetto all’anno precedente. Il testo condiviso del centrodestra parla anche di “estensione della Flat tax per le partite Iva fino a 100 mila euro di fatturato”

Confrondo le attuali aliquote Irpef con la Flat tax al 15%, per professionisti e imprenditori individuali sarebbe un vantaggio, rispetto al regime ordinario. Ma perderebbero ogni deduzione e detrazione prevista per le persone fisiche. La tassa piatta converrebbe soprattutto a chi non si giova di detrazioni. Anche i dipendenti sarebbero avvantaggiati rispetto, a parità di reddito, ai forfettari di oggi. Il vantaggio maggiore va ai redditi più alti, che con l’attuale divisione in scaglioni pagano più tasse

L’ufficio studi Uil ha sintetizzato i calcoli di diversi economisti quantificando l’impatto di una Flat tax generalizzata al 15% per i redditi familiari fino a 55 mila euro. Le ipotesi prevedono che per ogni nucleo familiare vi sia un solo reddito e arriva alla conclusione che il risultato di una Flat tax generalizzata, che superi tutte le attuali deduzioni e detrazioni, è fortemente penalizzante per i redditi più bassi. I guadagni inizierebbero intorno ai 30 mila, con un -22% di tasse. Per chi ha redditi superiori ai 50 mila euro le tasse diminuirebbero del 43%

La principale questione sollevata dagli esperti è che un taglio delle tasse può esistere solo aumentando entrate di altro tipo o tagliando la spesa pubblica. Regolamenti europei e vincoli di bilancio non permettono infatti di fare deficit sulle materie fiscali. È anche per questo motivo che è difficile ridurre le tasse

Trovare le cosiddette “coperture” è necessario per garantire alle casse dello Stato le entrate che verrebbero a mancare con un abbassamento della pressione fiscale su imprese e cittadini

Uno strumento per recuperare crediti spettanti allo Stato sarebbe quello di combattere l’evasione fiscale. Anche questo è un tema presente in ogni campagna elettorale e rivendicato da tutti i partiti, anche se spesso la lotta all’evasione si è risolta in una serie di sanatorie e condoni

In ogni caso, anche se dovesse vincere il centrodestra non è detto che la flat tax per tutti possa iniziare il suo iter quest’anno: tra il rinnovo del parlamento e l’insediamento del nuovo governo la prima bozza della legge di bilancio 2022 potrebbe essere stilata dall’attuale governo Draghi