
Scuola: cos'è il bonus merito docenti, come funziona e a chi spetta. FOTO
Introdotto nel 2015, per premiare con un contributo economico gli insegnanti, è finanziato attraverso un fondo in cui lo Stato versa ogni anno 200 milioni di euro. Per via di una novità introdotta dalla legge di bilancio 2020, ora può essere concesso anche a personale scolastico e Ata. LA GALLERY

Il bonus merito docenti esiste ormai da cinque anni e cioè da quando è stato istituito nel 2015 con la Legge 107. Come si legge al comma 126, “per la valorizzazione del merito del personale docente è istituito presso il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca un apposito fondo, ripartito a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione organica dei docenti"
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Si tratta di un incentivo che ha l’obiettivo di premiare i docenti che più si sono adoperati e distinti per la loro professionalità nelle attività di insegnamento o funzionali all’insegnamento, per il bene della comunità scolastica
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La Legge di Bilancio 2020 prevede che le risorse vengano “utilizzate dalla contrattazione integrativa in favore del personale scolastico”
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Come spiega il sito Orizzonte Scuola, “non si parla più di soli docenti e di valorizzazione del merito ma di risorse oggetto di contrattazione integrativa e destinate a tutto il personale scolastico, docenti e Ata anche per retribuire altre attività non più legate necessariamente all’insegnamento”
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Per il bonus è previsto un contributo da parte dello Stato a favore delle istituzioni scolastiche di circa 200 milioni di euro annui. A ogni scuola vanno in media circa 24mila euro
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Un comitato di valutazione stabilisce i criteri di attribuzione del bonus merito
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I criteri devono essere individuati sulla base di quanto previsto sempre nella legge 107 del 2015
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Il primo criterio è: qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti
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Un altro criterio si riferisce ai risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche
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Un terzo criterio è relativo alle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale
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Il dirigente scolastico verso la fine dell’anno scolastico inizia la procedura di attribuzione del bonus premiale, pubblicando una determina dirigenziale sull’albo on line
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Nella determina, il dirigente scolastico deve fare riferimento ai criteri di attribuzione del bonus deliberati dal Comitato di Valutazione; far riferimento ai criteri per l’ammontare dei compensi, concordati in sede di contrattazione d’istituto

Il dirigente scolastico deve inoltre stabilire tra le altre cose la modalità di presentazione delle candidature e con quale modalità avverrà la valutazione delle candidature

Successivamente, una volta presentate tutte le candidature, il dirigente scolastico valuterà e con decreto apposito individuerà i docenti destinatari del bonus di merito

Per ogni docente beneficiario, infine, viene emessa comunicazione individuale di assegnazione del bonus premiale. Il tutto va pubblicato on line sulla sezione amministrazione trasparente, riportando l’ammontare delle cifra generale del bonus e la cifra parziale attribuita ai singoli docenti suddivisi per fasce e graduatoria