Scuola, da help desk a impegno contro classi pollaio: firmato Protocollo per il rientro

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Il ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali hanno firmato il documento per garantire l'avvio dell'anno scolastico in sicurezza, dopo lo stop per l’emergenza coronavirus. “Accordo importante, con regole chiare e impegni per il futuro”, ha detto la ministra Azzolina. Tra i temi: modalità di ingresso e uscita, igienizzazione degli spazi, un supporto psicologico per le scuole, fino all'impegno politico per fissare un tetto massimo sul numero di alunni nelle classi

Il ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali hanno firmato in mattinata il Protocollo per garantire l'avvio dell'anno scolastico in sicurezza, dopo lo stop per l’emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE). Il documento offre regole alle istituzioni scolastiche e ha l'obiettivo di essere anche un punto di riferimento per studentesse, studenti e famiglie. Tra i temi: modalità di ingresso e uscita, igienizzazione degli spazi, un help desk per le scuole, fino all'impegno politico per il superamento delle “classi pollaio” e l'intenzione di avviare un iter normativo per fissare un tetto massimo sul numero di alunni nelle classi (SCUOLA, LO SPECIALE).

Azzolina: “Accordo importante, con regole chiare e impegni per il futuro”

La firma del Protocollo è stata commentata su Facebook dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. “Al ministero abbiamo appena dato il via libera al Protocollo di sicurezza per la ripresa di settembre. Un accordo importante che contiene le misure da adottare per garantire la tutela della salute di studentesse, studenti e personale, ma anche impegni che guardano al futuro e al miglioramento della scuola come il contrasto delle classi cosiddette 'pollaio', una battaglia che porto avanti da tempo e che rappresenta per me una priorità", ha scritto. E ancora: “Ringrazio le organizzazioni sindacali e quanti nel ministero si sono impegnati per questo risultato. Si tratta di regole chiare che danno certezze a dirigenti scolastici, personale, famiglie, alle ragazze e ai ragazzi che si apprestano a tornare nelle aule”.

La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina in visita all'Istituto Comprensivo Riccardo Massa a Milano, 20 Luglio  2020.
ANSA / MATTEO BAZZI

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“Particolarmente importante l'help desk”

Azzolina ha aggiunto di ritenere “particolarmente importante l'help desk che sarà attivato a supporto delle scuole: è la dimostrazione che non vogliamo lasciarle sole. Che saremo al loro fianco in ogni momento supportandole in caso di difficoltà”. “Come governo avevamo promesso di trovare le risorse per la ripresa e lo abbiamo fatto: abbiamo 2,9 miliardi e stiamo mettendo anche fondi per consentire agli Enti locali di affittare spazi per le lezioni. Non era un risultato facile, ma lo abbiamo ottenuto", ha concluso. “Dopo le linee guida 0-6 e l'ordinanza sull'organico arriva la firma, importantissima, del Protocollo di sicurezza con le organizzazioni sindacali. Continuiamo a lavorare insieme per consentire il rientro a scuola di tutti in presenza e in sicurezza”, ha commentato invece su Twitter la viceministra dell'Istruzione Anna Ascani.

SEIFHENNERSDORF, GERMANY - MAY 14:  A music classroom stands empty at the Middle School on May 14, 2014 in Seifhennersdorf, Germany. The state of Saxony officially closed the Seifhennersdorf Middle School in 2012 after only 38 students registered, two short of the 40 the state required to keep the school open. Rather than agree to the school's closing, a group of parents and other volunteers have since assumed the duties of teachers and staff themselves and are trying to get recognition of their "illegal" school through a court case that now lies with Germany's Federal Constitutional Court. Eleven 6th graders attend the school, even though the state does not recognize their enrollment. School closings across Germany have reached epidemic proportions with 6,100 closures between 2003 and 2013, due in large part to Germany's low birth rate, a phenomenon typical across much of Europe. In Saxony the low birth rate has combined with a steady migration of young people to big cities and to western Germany and the number of schoolchildren has fallen by close to 50% and led to the closure of 1,000 out of a total of 2,500 state schools since 1989.  (Photo by Sean Gallup/Getty Images)

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L’impegno per evitare le “classi pollaio” e gli altri punti

All’interno del Protocollo vi è anche un impegno politico per avviare nei prossimi mesi un iter di modifica della legge del 2009, introdotta dall'ex ministra Gelmini, e fissare un tetto massimo sul numero di alunni per classe, in modo da eliminare il fenomeno delle “classi pollaio”. Gli altri punti del Protocollo vanno dal supporto psicologico per il personale e gli studenti al call center di assistenza al personale, passando per il presidio sanitario di una rete di scuole e i test sierologici ai lavoratori. Tra le novità, anche ulteriori modalità per i lavoratori fragili, procedure per la regolamentazione della Didattica a distanza (Dad) e disposizioni per una negoziazione contrattuale affinché sia regolato il lavoro a distanza.

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