Tabacco, aumenti accise da gennaio: quanto costeranno sigarette, e-cig e trinciati
EconomiaIntroduzione
Dal 1° gennaio 2026 sono in arrivo aumenti sul costo dei prodotti del tabacco. Come noto già da alcuni mesi, la manovra in via di definizione introdurrà incrementi delle accise di queste categorie di prodotti che si tradurranno in rincari per i fumatori. Ecco di quanto saliranno i prezzi delle sigarette, del trinciato, di tabacco riscaldato ed e-cig.
Quello che devi sapere
I rincari
Gli aumenti delle accise previsti dalle prime bozze della Manovra, in base ai calcoli effettuati da fonti di settore, potrebbero però non essere rincari “effettivi” perché le compagnie potrebbero anche decidere se traslare l'intero rialzo delle accise sul prezzo al consumo o se assorbirlo in tutto o in parte.
Per approfondire: Sigarette e tabacco, tutti gli aumenti previsti dalla Manovra: le tabelle
Le parole di Giorgetti
“Le sigarette? Poco poco, ma sì, aumentano", aveva confermato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti durante la conferenza stampa che si era tenuta al termine del Consiglio dei ministri, a chi gli aveva chiesto se in manovra ci sarebbe stato un incremento del costo delle sigarette. Complessivamente il settore del fumo potrebbe garantire alle casse dello Stato oltre un miliardo di euro in tre anni.
Per approfondire: Tabacchi, chiusa consultazione Ue: i possibili aumenti e il rischio contrabbando
Per accise aumento progressivo
Secondo quanto si legge nella Relazione tecnica alla manovra, il nuovo calendario fiscale per le accise del tabacco comporterà incrementi annuali dei prezzi dei singoli pacchetti che partono da una media di 15 centesimi nel 2026 fino a salire a circa 40 centesimi dal 2028. "Dalla disposizione in esame deriverebbe complessivamente, al fine di recuperare i margini di ricavo, un aumento del prezzo equo per tutte le fasce di prezzo, pari in media a circa 15 centesimi a pacchetto per il 2026, a circa 25 centesimi a pacchetto per il 2027 e a circa 40 centesimi a pacchetto a decorrere dal 2028", si spiega.
Su Insider: Dove si fuma di più in Europa
Quanto si spenderà per un pacchetto di sigarette
Il doppio obiettivo del provvedimento è quello di recuperare risorse ma anche scoraggiare il consumo di tabacco. Al momento in Italia un pacchetto di sigarette costa tra i 5,30 e i 5,50 euro. Con gli aumenti previsti, nel primo caso si potrebbe passare da 5,30 euro a 5,45 nel 2026, poi intorno ai 5,55 nel 2027 e a circa 5,70 euro nel 2028. I pacchetti che oggi costano 5,50 euro potrebbero salire a 5,65 euro nel 2026; a 5,75 nel 2027 per arrivare a 5,90 euro nel 2028.
Per approfondire: Minori e prodotti vietati: alcol e tabacco restano accessibili. L’indagine Moige
Quanto costeranno il tabacco trinciato e le e-cig
Anche chi fuma usando il tabacco trinciato potrebbe subire dei rincari. Secondo le stime de Il Messaggero, per il 2026 ci sarà un aumento di 50 centesimi sul prezzo medio, che salirà a 65 centesimi nel 2027 e 80 centesimi nel 2028. Prezzi in salita anche per le alternative come le e-cig: i prodotti a tabacco riscaldato e device ibridi aumenteranno di 8 o 10 centesimi nel 2026, 10 o 12 centesimi nel 2027, 12 o 15 centesimi nel 2028. Anche il costo dei liquidi per sigarette elettroniche aumenteranno. Quelli con nicotina del 10% in più sul prezzo finale, senza nicotina del 5%.
L’appello di Sirchia
Alcune settimane fa, l’ex ministro Girolamo Sirchia, a vent'anni dalla sua legge anti-fumo entrata in vigore nel 2005, tra le prime in Europa, ha detto: “Serve un'azione forte delle istituzioni, a cominciare da una maggiore tassazione dei vecchi e nuovi prodotti con nicotina, ma occorre anche superare la paralisi delle istituzioni verso la tendenza a ri-normalizzare il consumo di prodotti contenenti tabacco e nicotina”.
Per approfondire: Airc: fumo colpevole di circa 9 tumori al polmone su 10
La raccolta firme dell’Aiom
Francesco Perrone, presidente di Fondazione Aiom (l'associazione italiana di oncologia medica), ha annunciato: “Lanceremo da gennaio una raccolta firme per proporre al Senato la discussione di una legge che introduca un incremento di 5 euro di tutte le confezioni di tabacco, sia quello bruciato, riscaldato e tutte le altre forme più recenti di fumo alternativo". È un modo, ha spiegato, "per costringere le forze politiche in Parlamento a superare l'esitazione legislativa e applicare quanto prima un incremento drastico dei prezzi dei prodotti del tabacco, mentre nella manovra finanziaria c'è di fatto un ulteriore sconto dal momento che l'incremento previsto del prezzo di sigarette è inferiore rispetto al tasso di inflazione previsto”.
Per approfondire: Ecco 5 consigli per smettere di fumare