Eurogruppo, oggi voto su presidenza e si apre iter per nuovo vicepresidente Bce

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A Bruxelles si sceglie il successore di Paschal Donohoe alla guida dell'organismo di coordinamento dei ministri delle Finanze dell’Eurozona. Sfida aperta tra Belgio e Grecia, con i candidati Van Peteghem e Pierrakakis. Inoltre viene annunciato l'avvio ufficiale dell'iter per la sostituzione del vicepresidente della Banca Centrale Europea Luis de Guindos, il cui mandato scade a maggio 2026

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Oggi a Bruxelles è in programma una riunione dell’Eurogruppo. Si attende il voto a maggioranza semplice per la presidenza dell'organismo di coordinamento dei ministri delle Finanze dell’Eurozona (dopo le dimissioni di Paschal Donohoe), con una sfida ancora aperta tra Belgio e Grecia, sebbene il ministro belga sia considerato tuttora in vantaggio. Inoltre viene annunciato l'avvio ufficiale dell'iter per la sostituzione del vicepresidente della Banca Centrale Europea Luis de Guindos, il cui mandato scade a maggio 2026. Nel gioco delle alleanze si inserisce anche la decisione sulla sede della nuova Agenzia europea delle dogane Euca (per la quale l'Italia ha candidato Roma).

Corsa aperta tra Belgio e Grecia per l’Eurogruppo

Per la presidenza del coordinamento dei ministri dell’Eurozona si contendono la posizione due esponenti del Partito popolare europeo: il belga Vincent Van Peteghem, favorito e ritenuto ancora in lieve vantaggio, e il greco Kyriakos Pierrakakis. La vittoria di Atene darebbe però un senso storico alla partita: se nominato il ministro greco arriverebbe a sedersi proprio al vertice dell'organismo che, durante la grande crisi del debito sovrano, contribuì a imporre alla Grecia la stagione più drammatica della sua storia economica recente: la Troika, i memorandum, i tagli lacrime e sangue. Se fosse eletto, si troverebbe a presiedere proprio il Consiglio dei governatori del Meccanismo europeo di stabilità, il fondo 'salva-Stati' nato nel solco delle riflessioni innescate dalla crisi greca. Pierrakakis si muove in queste ore per costruire un fronte di sostegno, forte della narrazione di una Grecia completamente trasformata rispetto ai giorni durissimi della crisi.

Van Peteghem leggermente favorito

Van Peteghem viene però percepito come il favorito, grazie al profilo rassicurante, alla continuità offerta dopo il semestre di presidenza belga nel 2024 e alla rete di rapporti consolidata tra i colleghi durante il suo lungo mandato alle Finanze del politico fiammingo, attualmente vice-premier. Di prassi, comunque, quando l'esito della votazione si delinea, il candidato sfavorito si ritira per consentire un'elezione all'unanimità: una tradizione informale dell’Eurogruppo, che preferisce consolidare la scelta con un candidato unico. Il voto richiede la maggioranza semplice e le delegazioni parlano di "clima costruttivo", pur evitando attentamente di scoprire pubblicamente le carte fino all’ultimo.

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La vicepresidenza Bce

Per quanto riguarda invece la partita per la vicepresidenza Bce, "gli Stati membri saranno invitati a presentare dei candidati e l’Eurogruppo farà poi il punto della situazione nella riunione di gennaio", ha spiegato un alto funzionario europeo. "Perché un candidato abbia successo sarà necessario il sostegno non di una maggioranza semplice, ma di una maggioranza qualificata degli Stati membri". "Dopo il sostegno dell’Eurogruppo, toccherà al Consiglio raccomandare formalmente un candidato al Consiglio europeo, che prenderà poi la decisione finale dopo aver consultato il Parlamento europeo e la Bce”. Intanto la Lettonia ha indicato il presidente della propria banca centrale Martins Kazaks. Tra gli altri nomi circolati figurano l'ex governatore della Bundesbank Joachim Nagel, l'ex governatore olandese Klaas Knot e lo spagnolo Pablo Hernández de Cos.

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