L'anno in corso ha segnato un nuovo record negativo per la sicurezza nel mondo delle criptovalute. Furti miliardari e attacchi sempre più sofisticati hanno messo in luce le fragilità dell’intero settore
Il 2025 si è rivelato un anno particolarmente critico per la sicurezza nel settore delle criptovalute. Secondo le analisi delle società di monitoraggio Chainalysis, TRM Labs e De.Fi, citate da TechCrunch, nel corso dell’anno gli hacker hanno sottratto alle piattaforme di scambio circa 2,7 miliardi di dollari. Un dato in costante crescita se confrontato con il 2024, chiuso con perdite per 2,2 miliardi di dollari, e con il 2023, quando i furti si erano attestati intorno ai 2 miliardi. A incidere maggiormente su questo bilancio negativo sono stati i gruppi criminali legati alla Corea del Nord, capaci di spostare da soli oltre 2 miliardi di dollari in criptovalute.
il 2025, l'anno nero degli attacchi hacker
L’attacco più rilevante è avvenuto a febbraio, quando la piattaforma Bybit, con sede a Dubai, ha subito un furto da 1,4 miliardi di dollari. Anche in questo caso, come riporta TechCrunch, le indagini delle forze dell’ordine hanno attribuito l’operazione agli hacker riconducibili al governo nordcoreano. Si tratterebbe del più grande furto di criptovalute mai registrato e di una delle maggiori rapine finanziarie della storia: dal 2017, infatti, gli hacker di Pyongyang avrebbero sottratto circa 6 miliardi di dollari in asset digitali, utilizzati per finanziare il programma nucleare del Paese. Tra gli altri attacchi significativi del 2025 figurano quello contro Cetus, con un bottino di 223 milioni di dollari, la violazione del protocollo Balancer sulla blockchain di Ethereum, che ha causato perdite per 128 milioni, e l’hack della piattaforma Phemex, da cui sono stati sottratti oltre 73 milioni di dollari.