Flat tax, cambia la tassa ai super ricchi neo residenti in Italia: novità e a chi conviene
EconomiaIntroduzione
Una norma inserita nella Legge di bilancio 2026 innalza da 200mila a 300mila euro la tassa 'piatta' per i contribuenti che dall'estero decidono di spostare la propria residenza fiscale in Italia. A salire è inoltre la quota riconosciuta ai familiari con un prelievo forfettario che passa da 25mila a 50mila euro ciascuno. Ecco come funziona.
Quello che devi sapere
Flat tax agevolata per i Paperoni
Obiettivo della norma, introdotta per la prima volta nella Manovra 2017, è quella di attrarre nella Penisola la platea degli High net worth individual (Hnwi), cittadini benestanti con un'elevata capacità di spesa che tramite investimenti immobiliari e finanziari producano impatti positivi sull'economia reale, dai consumi alla crescita del Pil nei territori.
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Come funziona oggi la tassa
Dal Regno Unito a Lussemburgo, Principato di Monaco e Svizzera: sono i diversi i Paesi che in Europa prevedono regimi fiscali tarati sulle persone alto-spendenti. Non fa eccezione l'Italia, che attualmente prevede il pagamento di un'imposta sostitutiva forfettaria pari a 200mila euro per tutti i redditi prodotti all'estero da persone fisiche che trasferiscono la residenza e non risultino negli elenchi del Fisco da almeno nove dei dieci periodi d’imposta precedenti all’esercizio dell’opzione.
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La recente polemica Francia-Italia
Il regime fiscale "cucito su misura" per i contribuenti più facoltosi ha acceso di recente polemiche all'interno dell'Ue. In Francia il governo Bayrou ha accusato Roma di fare dumping fiscale mentre provava a introdurre la cosiddetta tassa Zucman, imposizione annuale pari al 2% sui grandi patrimoni delle persone fisiche con almeno 100mila euro.
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I redditi prodotti in Italia
Dalla flat tax sono esclusi i redditi generati in Italia, che anche per i neo residenti stranieri rimangono soggetti alla tassazione progressiva. Nel caso dell'Irpef, per esempio, i redditi superiori a 50mila euro osservano un prelievo pari al 43%. Vanno considerate poi le addizionali regionali tra i 3 e il 4% e le imposte sostitutive per gli investimenti finanziari con percentuali che oscillano dal 12,5% al 26%.
Rinnovo tacito
Per quanto riguarda l'entrata in vigore, l'opzione della tassazione forfettaria può essere richiesta dal neo residente alla prima Dichiarazione dei redditi compilata nel Bel Paese, con l'importo che deve essere corrisposto in un'unica soluzione entro la scadenza. Il rinnovo tacito scatta ogni anno per un limite di 15 periodi d'imposta e può essere revocato in ogni momento.
Entrata in vigore non retroattiva
In caso di approvazione, la norma inserita in Legge di bilancio si applicherebbe dal momento dell'entrata in vigore e non avrebbe dunque effetti sui contribuenti stranieri abbienti che si sono spostati in Italia negli anni passati.
Le altre agevolazioni
Non c'è solo l'importo forfettario sui beni prodotti all'estero. Le agevolazioni fiscali toccano una serie di altre voci, a partire dalle imposte di successione alle donazioni dove il prelievo viene applicato unicamente sui beni localizzati in Italia. Mentre per i beni detenuti all'estero rimangono in vigore le imposte nello Stato di localizzazione.
Esenzione da Ivie e Ivafe
La flat tex azzera inoltre l'obbligo di dichiarazione su investimenti finanziari e immobiliari fatti all'estero. Di conseguenza, viene meno il pagamento sia dell’imposta sugli immobili detenuti all’estero (Ivie) sia di quella sulle attività finanziarie detenute all’estero (Ivafe).
Quali beni non sono coperti dalla flat tax
Dall'ombrello della tassa "piatta" sono escluse le plusvalenze frutto di partecipazioni qualificate realizzate nei primi cinque anni. La tassazione standard al 26% si applica per tutti i redditi derivanti dalla compravendita di partecipazioni che in un anno superino il 2% dei diritti di voto di una società quotata in Borsa. Tale esclusione si applica anche nel caso di partecipazioni pari almeno al 5% del capitale sociale di una società quotata oppure oltre il 25% del capitale sociale di altre società. L'obiettivo è quello di evitare cambi di residenza mirati a investimenti sfruttando l'esenzione totale da imposta.
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Altre limitazioni
Una seconda limitazione è rappresentata dal divieto per i contribuenti agevolati con la flat tax di togliere dal calcolo le imposte assolte all’estero a fronte di quelle italiane. L'esercizio della tassazione forfettaria può essere riferito ad uno o più Paesi specifici: un meccanismo flessibile che consente di scegliere quali redditi esteri assoggettare al Fisco italiano beneficiando delle convenzioni bilaterali.
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