Introduzione
La Commissione Bilancio del Senato è tornata a riunirsi per esaminare l’ammissibilità degli emendamenti alla Legge di bilancio 2026. Il nodo principale resta quello delle risorse necessarie per portare a casa le modifiche. Le trattative sono aperte e il tema verrrà affrontato in un nuovo vertice di maggioranza a Palazzo Chigi tra la premier Meloni, il ministro dell’Economia Giorgetti e i leader della coalizione alla luce anche dei risultati delle elezioni regionali. "Il vertice ci sarà sicuramente questa settimana", ha detto il viceministro al Mef Leo che ha assicurato l'intesa vicina sui dossier, dalle banche agli affitti. Ecco quali misure potrebbero cambiare volto.
Quello che devi sapere
Banche, ipotesi aumento 0,5% Irap
In primo luogo, sul tavolo del confronto resta la tassazione sulle banche. La Lega insiste per aumentare di mezzo punto l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (Irap) a carico di istituti di credito e compagnie assicurative. Per il Carroccio la misura è funzionale a liberare risorse da destinare soprattutto al comparto sicurezza e alle forze dell’ordine. “Il nostro obiettivo è assumere più poliziotti, più carabinieri. Siamo sulla buona strada", ha detto il vicepremier Matteo Salvini.
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Blocco aumento età pensionabile
Sul fronte della previdenza, resta in piedi l’ipotesi di introdurre un blocco all’aumento dell’età pensionabile. Come effetto dell’adeguamento automatico all’aspettativa di vita previsto dalla Legge Fornero, infatti, dal 2027 l’età minima per l’uscita dal lavoro salirà a 67 anni e un mese e a 67 anni e tre mesi nel 2028. Stando alla proposta leghista, le risorse verrebbero garantite anche in questo dall’aumento di quattro punti dell’Irap.
Proroga di Opzione Donna
Sempre sul capitolo previdenza, partiti di maggioranza e opposizioni spingono per prorogare di un anno Opzione donna. Introdotta per la prima volta nel periodo 2008-2015 e più volte modificata, la misura consente alle lavoratrici di andare in pensione prima, a patto di ricevere un assegno calcolato in modo interamente contributivo. Attualmente, l’accesso è riservato a categorie specifiche, a partire dalle caregiver che assistono familiari con disabilità grave, donne con almeno il 75% di invalidità civile e dipendenti di aziende in crisi oppure licenziate.
Rottamazione 'extralarge'
A dominare le discussioni nella maggioranza è anche il tema del Fisco. Proposte di nuove rottamazioni delle cartelle esattoriali sono state presentate da Fdi e Lega, con quest’ultima che punta a introdurre una versione “extralarge”. L’obiettivo, in questo caso, è di estendere gli effetti della rottamazione quinquies anche ai contribuenti rimasti esclusi dalla definizione agevolata 'quater'. Verrebbe inoltre prevista la riduzione dal 4 al 2% degli interessi per chi sceglie il pagamento rateale. Sulla proposta pesano le coperture con un costo stimato di 365 milioni.
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Tassa dell’oro da investimenti
Per finanziare le modifiche in Manovra, nella maggioranza non viene esclusa l’introduzione di una tassa sull’oro. La proposta ruota intorno ad un’aliquota agevolata temporanea al 12,6% per la rivalutazione di monete, lingotti e placchette. Ipotizzando un’adesione minima al 10% in un primo momento era stato stimato un gettito superiore ai due miliardi. Secondo le ultime previsioni le entrate non superano qualche centinaio di milioni di euro, meno di quanto stimato da Lega e Forza Italia.
Affitti brevi, stop aliquota al 26%
Modifiche sono in vista anche per quanto riguarda il tema degli affitti brevi. Gli alleati hanno siglato un’intesa di massima che annulla l’aumento dal 21 al 26% della cedolare secca ai proprietari che locano l’immobile per scopi turistici. In compenso i partiti ragionano su una revisione della soglia minima per definire l'attività di impresa: dalle attuali cinque le unità abitative si passerebbe a tre.
Condoni edilizi passati, riapertura domande Comuni
Tra le proposte sul tavolo spicca una sanatoria sui condoni edilizi passati. Stando alla proposta presentata a Palazzo Madama da Matteo Gelmetti (Fratelli d’Italia) i Comuni avrebbero tempo fino al 31 marzo 2026 per smaltire le domande in sospeso relative ai condoni del 1985, del 1994 e del 2003. Altri emendamenti inoltre puntano a riaprire i termini del condono del 2003 per la Campania che all’epoca non aderì. Forza Italia ha sollevato dubbi sul perimetro dell’intervento e anche la Lega chiede modifiche.
Salva casa, sconto sulle sanzioni
Il tema del mattone occupa anche un emendamento che interviene sul decreto Salva casa (69-2024). Come riporta Il Sole 24 Ore, tra gli emendamenti 'segnalati' di Fdi c'è una norma per semplificare l'accertamento di conformità necessario per sanare le difformità edilizie. La modifica punta a eliminare il doppio passaggio tenendo per buono solo l'obbligo di dimostrare la conformità urbanistica al momento della presentazione dell'istanza. Sul fronte delle sanzioni per le irregolarità più gravi poi, la modifica punta ad alleggerire il tetto massimo da 10.328 euro a 2.068 euro. Verrebbero inoltre eliminati i riferimenti agli uffici territoriali dell'Agenzia delle Entrate alleggerendo il lavoro dei professionisti.
Proposta opposizioni sugli affitti
La via sulla Legge di bilancio è stretta anche le opposizioni. Una proposta presentata da Pd-M5S per destinare 100 milioni in tre anni al Fondo per gli affitti ha incontrato tiepide reazioni nella maggioranza. In alternativa resta aperta la strada, più tradizionale, di spartire il “tesoretto” in base al peso dei singoli gruppi parlamentari con la prospettiva di micro-bonus legati alle esigenze dei territori.
Responsabilità medica, no di Schillaci
Sul fronte sanità, tramonta la proposta firmata dalla senatrice Micaela Biancofiore (Noi Moderati), per l’introduzione della responsabilità diretta dei medici. Dopo le polemiche dei sindacati, l’emendamento che prevedeva il passaggio della responsabilità civile dall’azienda sanitaria al singolo professionista in caso di danni arrecati ai pazienti ha ricevuto lo stop del ministro della Salute, Orazio Schillaci.
Sciopero, dietrofront Fdi
Salta, almeno per il momento, l'emendamento di Fdi sugli scioperi che puntava a introdurre l’obbligo di un preavviso di sette giorni per i lavoratori nel settore dei trasporti. "Il tema è complesso e merita di essere approfondito e discusso. Sarà un disegno di legge ad occuparsene", ha detto il meloniano Gelmetti. Sul punto c'era stata una levata di scudi di opposizioni e sindacati, inclusa la Cisl.
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