Euro digitale, ipotesi soglia massima per wallet: cosa sappiamo

Economia
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Introduzione

Un portafoglio di euro digitali, da spendere con la card o l'app sullo smartphone, che potrebbe avere giacenze fino a un massimo di 3mila euro. È questa l'ipotesi su cui lavora la Banca centrale europea, sulla base delle stime indicate dal Parlamento europeo. La decisione finale verrà tuttavia presa in prossimità del lancio della valuta digitale.

Quello che devi sapere

A che punto è il dossier in Europa

I ministri delle Finanze dell'Eurogruppo hanno sbloccato il dossier sull'euro digitale, preparando il campo a una posizione comune del Consiglio dell'Unione europea. Inoltre, è in arrivo una bozza di rapporto del relatore al Parlamento europeo sul tema, che farebbe partire il "trilogo" con la Commissione europea nel 2026. Il trilogo è un negoziato informale che riunisce rappresentanti di Parlamento, Commissione e Consiglio, con l'obiettivo di raggiungere un accordo provvisorio su una proposta legislativa.

 

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Il nodo sul tavolo

Il nodo principale fra i ministri delle Finanze degli Stati membri era proprio la cifra massima che i cittadini europei potevano tenere in euro digitali. È un tema sensibile per le banche, visto che si tratta di denaro pubblico che sfuggirebbe ai depositi. La cifra, non vincolante, indicata dai co-legislatori alla Bce è pari a 3mila euro: le disponibilità del wallet non potranno andare oltre. Chiunque, tuttavia, potrà fare pagamenti eccedenti tale soglia attingendo direttamente dal proprio conto bancario, pagando in contanti digitali.

 

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Un deflusso di liquidità "contenuto"

Il lavoro della Bce si è concentrato su un punto: quanti soldi l'euro digitale porterebbe via dai depositi bancari? Ciò che emerge è che, in una situazione normale, il deflusso di liquidità dalle banche ai wallet sarebbe "contenuto": si fermerebbe infatti a un centinaio di miliardi di euro a livello europeo. Secondo l'analisi tecnica della Bce, nell'ipotesi che ciascun cittadino europeo possa detenere un massimo di 3mila euro nel suo portafoglio di euro digitali, l'incentivo a drenare depositi dalle banche verso i wallet non creerebbe un problema di stabilità finanziaria. Non ci sarebbe, praticamente, "alcun deflusso di depositi" nello scenario base, con un coefficiente di copertura liquidità aggregato (Lcr) che scenderebbe marginalmente dal 166% al 163%

 

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Lo scenario peggiore

Cosa acccadrebbe, invece, nello scenario peggiore, "molto ipotetico e improbabile", di una grande crisi finanziaria con una fuga dai depositi bancari, "mai accaduta in 25 anni di esistenza dell'euro"? L'euro digitale sarebbe una calamita di acquisti-rifugio, esacerbando una fuga dai depositi bancari? Secondo l’analisi tecnica della Bce, in tal caso il deflusso di depositi arriverebbe a 699 miliardi di euro. Solo 13 banche europee su 2.025 scenderebbero a un Lcr pari al 100%, e solo 9 banche andrebbero al di sotto, il che è consentito dagli standard di Basilea e dalla regolamentazione europea.

 

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Il caso delle stablecoin

Anche nello scenario peggiore, il denaro resterebbe in ogni caso in euro, sotto l'ombrello della Bce. Invece, sempre nell'ipotesi di gravi crisi finanziarie con una fuga dai depositi bancari, le stablecoin - la forma concorrente di pagamenti digitali scelta dagli Usa e con una quota dominante in dollari - rappresenterebbero invece una sorta di acceleratore di instabilità finanziaria, stando a Francoforte. Il timore della Bce è che non vi sarebbe alcun limite ai deflussi dai depositi, con quest'ultimi che evaporerebbero trasformandosi in dollari, cioè uscirebbero dalla giurisdizione europea.

 

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Perché è meglio l'euro digitale

Sempre in questo scenario, secondo l'analisi della Bce, non vi sarebbe alcun limite ai potenziali deflussi di liquidità dalle banche europee verso i portafogli di stablecoin, e i fondi uscirebbero dal bilancio della Banca centrale venendo ridenominati in dollari, moneta predominante di emissione delle stablecoin. Il contrario di ciò che accadrebbe nel caso dell'euro digitale: i fondi in deflusso rimarrebbero, in tal caso, nel bilancio della Bce con impatti della valuta digitale minimizzati per quel che riguarda la stabilità finanziaria.

 

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I costi per le banche

Intanto, si studiano anche i costi, per le banche, dell'investimento sui propri sistemi informatici, le interfacce cliente e i Pos: grazie a sinergie e "mutualizzazione" degli oneri, le valutazioni della Bce indicano "una forchetta fra i 4 miliardi di euro e i 5,77 miliardi totali" a livello di sistema, non lontani dalle cifre che la Commissione europea aveva comunicato nel 2023.

 

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