Shutdown Usa, prezzi di oro e bitcoin in salita: perché aumentano e i possibili rischi
EconomiaIntroduzione
Dopo il mancato accordo al Congresso tra repubblicani e democratici sulla legge di Bilancio, il 1° ottobre gli Stati Uniti sono entrati per la quindicesima volta in shutdown amministrativo determinando il blocco delle attività federali ritenute non essenziali. Sui mercati finanziari internazionali, l’impasse a Washington ha spinto gli acquisti in oro e bitcoin, forme di investimento considerate, a seconda dei casi, di "rifugio" o "alternative" ma che rispondono entrambe a un clima di incertezza. Ecco perché.
Quello che devi sapere
Oro e bitcoin ai massimi
Per quanto riguarda i dati sulle quotazioni dell’oro, il mese di ottobre si è aperto con una nuova fiammata: nelle contrattazioni del 2 ottobre il materiale prezioso per eccellenza ha toccato quota 3.923,30 dollari per oncia, determinando un nuovo massimo storico. Vola anche il valore del bitcoin ormai attestatosi sopra la soglia dei 100mila dollari con punte di 120mila raggiunte dopo la notizia dell'inizio dello shutdown in Usa.
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Blocco informativo
A determinare il rialzo dell’oro è in primo luogo l’assenza temporanea di informazioni sullo stato dell’economia americana. La sospensione delle attività federali ha fatto sentire i suoi effetti sulla produzione dei rapporti statistici sui quali gli operatori finanziari basano le loro previsioni su tassi e crescita. Di fronte a un "blackout" di dati attendibili, gli investitori virano nell'immediato su prodotti meno soggetti alle fluttuazioni del mercato, a partire dal metallo aurifero. Considerato storicamente il bene "rifugio" per eccellenza, nel breve-medio termine l'oro potrebbe essere scambiato a 4mila dollari l’oncia.
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Debolezza del dollaro e tassi
Oltre ai possibili ritardi nella pubblicazione dei dati macroeconomici, la corsa del prezzo dell’oro trova terreno fertile nella debolezza del dollaro e nelle aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve (Fed), la banca centrale americana. Vanno poi aggiunte le incertezze derivanti dallo scenario geopolitico internazionale che spingono la domanda verso i cosiddetti beni rifugio.
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Bitcoin tra tutela e speculazione
Per quanto riguarda la moneta virtuale bitcoin, l’impennata di acquisti e di prezzo dipende sia dall’atteggiamento di chi cerca una sorta di scudo "digitale" di fronte all’incertezza sia da quello di chi, in chiave speculativa, tenta di spuntare guadagni più reattivi nel breve periodo.
Criptovalute nell’economia reale
Dopo il massimo storico (124.4368 dollari) raggiunto a metà dell'agosto scorso, il prezzo dei bitcoin continua a mantenersi su livelli elevati così come quello delle altcoin e delle altre forme di criptovalute. "La struttura del mercato sta maturando e le criptovalute si stanno integrando nell’economia reale con una portata mai vista prima”, spiega a Il Corriere della Sera Dovile Silenskyte, director Digital Assets Research di WisdomTree, che per il bitcoin stima una crescita fino a 250mila dollari di valore entro il 2030, a patto che venga confermata l'espansione monetaria.
Adozione istituzionale
Secondo Silenskyte le criptovalute sono ormai uscite dal "cono d’ombra" grazie a un’adozione crescente da parte di fondi, società quotate in borsa e, persino, di Stati sovrani. La domanda della valuta digitale favorisce l’accessibilità innescando un circolo virtuoso che in futuro potrebbe rendere il mercato sempre meno esposto alla volatilità.
L’alternativa all’oro
Di fronte a un contesto che vede il debito statunitense sopra i 34mila miliardi di dollari, un deficit oltre il 6% del Pil e sempre più Paesi nel mondo pronti a fare a meno della moneta di riferimento, il bitcoin si presenta come un’alternativa appetibile all’oro con asset a offerta limitata, trasparente e non manipolabile.
Chiarezza normativa
Un’ulteriore spinta alle criptovalute arriva dal versante legislativo con l’adozione di regolamenti che danno certezza al mercato. Dal Genius Act approvato negli Stati Uniti al Markets in Crypto-Assets dell'Unione Europea, fino alle garanzie offerte dagli Emirati Arabi Uniti: la chiarezza normativa innesca un’accelerata all’ingresso di capitali istituzionali nonostante la stretta sui requisiti.
I possibili rischi
Nell’ipotesi di uno shutdown prolungato, tuttavia, l’economia reale negli Stati Uniti potrebbe risentirne con effetti negativi su parametri quali i consumi, la fiducia e persino gli utili societari. La Fed potrebbe di conseguenza mutare le mosse sui tassi per limitare i danni del blocco amministrativo.
Cosa succede ora
Nel breve periodo, è probabile che la corsa sul prezzo di oro e bitcoin trovi ancora un vento favorevole, spinta soprattutto dall’incertezza politica e da una prospettiva di tagli al costo del denaro. La situazione potrebbe però cambiare rapidamente in caso di un rapido ritorno alla pubblicazione regolare dei report statistici, di un accordo bipartisan sul bilancio federale o di un cambio di prospettiva sui tassi.
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