Meloni annuncia nuovo Piano casa, prezzi calmierati su acquisti e affitti. Cosa sappiamo

Economia
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Introduzione

La premier Giorgia Meloni, mercoledì 27 agosto, è intervenuta al Meeting di Rimini. Dal palco, nel suo discorso di circa 50 minuti, ha annunciato un nuovo Piano per dare "case a prezzo calmierato" alle giovani coppie e rimettere al centro "la famiglia". "Decine di migliaia di abitazioni a prezzi calmierati", ha poi ribadito il vicepremier Matteo Salvini riassumendo il cuore del Piano casa, a cui lavora da un paio di anni. Ecco le misure previste 

Quello che devi sapere

L’annuncio di Meloni

"Una delle priorità con cui intendiamo lavorare con Matteo Salvini, che ringrazio, è un grande Piano casa a prezzi calmierati per le giovani coppie. Perché senza una casa è più difficile costruirsi una famiglia", ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo al Meeting di Rimini. Ha poi sottolineato che "faremo tutto il necessario per ricostruire una società amica della famiglia e della natalità, nella quale la genitorialità sia protetta e sostenuta". In altre parole, come ribadito anche dal ministro Matteo Salvini, l'impegno del governo è quello di garantire un tetto sulla testa ai giovani, in modo che possano diventare più facilmente genitori, sia in caso di acquisto sia di affitto

 

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Città inaccessibili

In Italia, secondo dati recenti dell'Ance, nelle grandi città è ormai impossibile comprare casa per 10 milioni di famiglie con un reddito fino a 24mila euro. Milano, Roma e Napoli risultano le città meno accessibili, ma anche Firenze o Venezia non sono da meno. Per pagare il mutuo si arriva a spendere la metà del proprio reddito, mentre per il 20% delle famiglie meno abbienti si arriva anche oltre i due terzi. Non va meglio per l'affitto: per pagarlo si può spendere quasi la metà del proprio reddito e per i meno abbienti anche oltre

 

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Il Piano casa Italia

La base di partenza del progetto annunciato da Giorgia Meloni dovrebbe essere il Piano casa Italia varato con la scorsa Legge di bilancio. Nato per contrastare il disagio abitativo, rilanciare le politiche edilizie e riorganizzare l'offerta esistente, il Piano casa è pronto a partire ma non è ancora del tutto operativo: è in attesa di un apposito Dpcm previsto dalla scorsa Manovra, che - come ricorda il Sole 24 Ore - avrebbe dovuto essere emanato entro il 30 giugno 2024 fissando i contenuti del Piano

 

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I fondi

Per ora è stato previsto un finanziamento pluriennale di 660 milioni di euro. "Un'inezia", l’ha definita Matteo Salvini. Per i costruttori di Ance, per affrontare il “disagio abitativo” servono “almeno 15 miliardi” nei prossimi dieci anni. Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti ha promesso uno sforzo aggiuntivo. "Stiamo lavorando anche su risorse private da mobilitare", ha annunciato. Oltre alle risorse nazionali, si punta a fondi europei e ai fondi Pnrr non utilizzati. Si punta anche sul coinvolgimento di fondi immobiliari, fondazioni e casse di previdenza. Nuovi fondi potrebbero arrivare nella prossima Legge di bilancio, ma il governo ha già iniziato ad approfondire il tema nelle scorse settimane, in un lavoro "a quattro mani" proprio tra il titolare delle Infrastrutture e la presidente del Consiglio. "Il problema del governo è che oltre gli annunci a effetto non si sta occupando dell'emergenza casa. Sono più di due anni che da Meloni e Salvini giungono dichiarazioni, riunioni di tavoli che girano a vuoto, ma di concreto non c'è nulla", ha commentato in una nota l'eurodeputata del Pd Irene Tinagli, presidente della commissione per l'emergenza Casa a Bruxelles

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Social housing

Come fa notare Confedilizia, al momento in Italia gli alloggi non assegnati sono 86mila, più altre migliaia occupati abusivamente. L’organizzazione ha ribadito l'apprezzamento e il pieno sostegno ad affrontare i temi legati alla casa, ma ha rilanciato l’appello a “far funzionare” l'edilizia economica e popolare. I dati diffusi dall'Ance mostrano come nel nostro Paese solo il 3,8% delle famiglie vive in abitazioni di edilizia sociale pubblica, contro il 24% dell'Austria, il 16% della Francia e il 29% dell'Olanda. Per questo il Piano punta a una riorganizzazione completa del sistema di social housing, promuovendo anche nuovi modelli di finanziamento dei progetti fondati sull'integrazione tra risorse pubbliche e private, come detto da Salvini. "Sono in corso più di 150 canteri per il recupero di 15mila alloggi popolari nelle periferie italiane. Chiuderemo i cantieri entro giugno dell'anno prossimo", ha sottolineato ancora il ministro

Le altre misure

Nello stesso capitolo, sostanzialmente, rientrano anche la già annunciata revisione del testo unico dell'edilizia, la sperimentazione del fondo nazionale per la rigenerazione urbana e il ddl con cui la Lega punta a ridefinire i poteri delle sovraintendenze. Anche qui è stato Salvini a spiegarne il senso, partendo dalle “splendide ex colonie per le vacanze” avvistate in questi giorni sulla costa romagnola: "Mi dicono che non si possono toccare perché sono tutelate. Il dispiacere è che l'ipertutela porta al crollo del bene, anziché all'utilizzo del bene. A furia di tutelare, poi tuteli le macerie"

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Mutui

Un altro pilastro su cui fondare la politica abitativa riguarda le garanzie pubbliche sui mutui per la prima casa. L'accesso al Fondo è riservato alle giovani coppie, sposate o conviventi da almeno 2 anni, in cui uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni, ai nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, ai giovani under 36, alle famiglie con 3 o più figli con specifici requisiti Isee. Nel primo semestre 2025, i mutui erogati e garantiti dal Fondo sono stati più di 38mila, in crescita di oltre il 20% rispetto allo stesso periodo del 2024, per un importo complessivo pari a 4,8 miliardi di euro, in aumento del 34%

Gli interventi

Tra gli interventi alla base del Piano casa, quindi, ci sarebbero misure come la riorganizzazione del sistema di social housing, il ricorso a modelli di finanziamento basati sul partenariato pubblico-privato, il coinvolgimento del Terzo settore, soluzioni abitative flessibili che siano integrate nelle città e sappiano coniugare edilizia sociale e residenziale, strategie regionali e comunali per monitorare il disagio abitativo e i fabbisogni 

 

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