Il Consiglio Ue dei ministri dell’Economia continua a discutere su come potenziare la sicurezza del Vecchio Continente. Se il ReArm resta "assolutamente cruciale", dice il ministro delle Finanze polacco Andrzej Domański, presidente di turno, c'è anche "un'ampia consapevolezza della necessità anche di altri strumenti". L'obiettivo è quello di "sbloccare centinaia di miliardi di euro in componenti aggiuntivi per gli investimenti nella difesa, in via prioritaria"
La sicurezza dell'Unione europea resta una "massima priorità". Per questo, "non appena saremo riusciti a garantire" il via libera al regolamento Safe per i prestiti da 150 miliardi a progetti congiunti europei al settore della difesa - atteso a maggio - "ci sarà un seguito alla nostra discussione". Così il ministro delle Finanze polacco, Andrzej Domański, alla presidenza di turno dell'Ue, nella conferenza stampa al termine dell'Ecofin a Bruxelles. Domański, pur definendo il progetto ReArm come "assolutamente cruciale", ribadisce quindi la necessità di "sbloccare centinaia di miliardi di euro in componenti aggiuntivi per gli investimenti nella difesa, in via prioritaria". Ciò, dice, "avrà un impatto positivo non solo sulla sicurezza dell'Europa, ma anche sul nostro Pil e sulla nostra innovazione: è necessaria una solida base manifatturiera nell'Ue".
Presidenza Ue: "Economia russa peggio di quanto dica propaganda"
Resta alta l'attenzione anche sui risvolti economici della guerra tra Russia e Ucraina. Sempre Domański ha rivelato che a Bruxelles è stata acquisita "una comprensione più completa dello stato attuale dell'economia russa, che si discosta significativamente dal quadro dipinto dalla macchina propagandistica russa", grazie a una presentazione di Torbjörn Becker, Direttore dello Stockholm Institute of Transition Economics. Informazioni che "ci aiuteranno a preparare il 17° pacchetto di sanzioni, in modo da poter affrontare l'economia di guerra russa in modo più efficace".
Dombrovskis: "Le incertezze hanno impatto sull'economia"
Nella conferenza stampa finale dell'Ecofin ha preso parola anche il commissario Ue all'Economia Valdis Dombrovskis, che ha fornito un quadro generale della situazione europea. Le prospettive economiche del Vecchio Continente, ha detto, si basano su "una base leggermente più solida" e "inaspettata" nel 2024 e all'inizio dell'anno. Allo stesso tempo "ci sono chiari segnali": le incertezze "hanno dimostrato di avere un impatto negativo sulla vostra crescita e sui vostri investimenti" e i "rischi sembrano accumularsi".

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La direttiva per la semplificazione della riscossione dell'Iva
Oggi il Consiglio Ue Ecofin ha anche concordato la posizione negoziale sulla direttiva che semplifica il tema delle imposte sulle importazioni. La norma mira ad agevolare la riscossione dell'Iva sui beni importati rendendo i fornitori responsabili sulla tassa pagata sui questi prodotti. Un modo per spingerli a utilizzare lo sportello unico per l'importazione Iva.. "La riscossione sulle importazioni attraverso lo sportello unico per l'importazione è vantaggiosa per le casse pubbliche degli Stati membri e aprirà la strada ai negoziati in corso sulla riforma del codice doganale dell'Unione, che rappresenta una priorità fondamentale per la nostra presidenza", ha detto Andrzej Domanski.
L’iter
I commercianti o le piattaforme saranno tenuti a pagare l'Iva all'importazione e sulle vendite a distanza di beni importati nello Stato membro di destinazione finale dei beni. A livello di Stati serve l'unanimità al Consiglio. Sarà ora consultato il Parlamento europeo sul testo concordato in Ecofin e sarà invitato a esprimere il proprio parere. Il testo dovrà quindi essere adottato formalmente dal Consiglio per venir pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Ue ed entrare in vigore.

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Giorgetti: “Valutare efficacia riscossione Iva su importazioni”
La direttiva sull'Iva sulle vendite online "è un compromesso" ma comunque "un passo in avanti". Riteniamo che nel contesto del progressivo aumento del commercio elettronico, il rafforzamento del meccanismo dello sportello unico possa contribuire a favorire la compliance e l'effettiva riscossione dell'Iva e nello stesso tempo a snellire gli adempimenti”, ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti intervenendo nella sessione pubblica del Consiglio Ue Ecofin. "Concordo con il collega francese (il ministro Eric Lombard, ndr), perché dobbiamo ragionare su quello che sta accadendo in Europa con una autentica invasione di merci a basso costo, in particolare dall'Asia e in prospettiva quindi sulla necessità di monitorare l'efficacia dei sistemi di riscossione dell'Iva sulle vendite a distanza di beni importati e quindi continuare a lavorare per assicurare sempre maggiore sinergia tra regole e adempimenti procedurali in materia di Iva" e dogane.
Hoecstra: "Sportello Iva svolta Ue"
Il commissario Wopke Hoekstra a margine del Consiglio Ue Ecofin dopo che è stato raggiunta la posizione su nuove norme sull'Iva e in particolare sull'Import one-stop-shop (Ioss), ha detto: "Vediamo uno tsunami di pacchi che arrivano ogni giorno" in Ue. "Stiamo parlando di 4 miliardi di pacchi al di sotto della soglia dei 150 euro all'anno. È enorme" ed è "un enorme problema in termini di riduzioni delle tasse, in particolare dell'Iva: stiamo parlando facilmente di 80 miliardi in termini di riduzione dell'Iva". "La buona notizia è che oggi siamo riusciti a fare un ulteriore passo avanti con l'introduzione di Ioss, lo sportello unico per le importazioni. Che rende di fatto impossibile non utilizzare il sistema. È potenzialmente un punto di svolta nel modo in cui consentiamo ai pacchetti di entrare nell'Unione europea. Il cambiamento principale è molto pratico. In teoria, una società che spedisce qualcosa nell'Unione Europea potrebbe ancora non usare Ioss, ma se lo facesse, i suoi pacchi verrebbero letteralmente messi da parte. Quindi verrebbe messo da parte e in alcuni casi, probabilmente settimane, passerebbero attraverso un intero processo che richiede molto tempo. Ciò lo renderebbe molto poco attraente dal punto di vista dei consumatori. Quindi questo darà una spinta a tutti per utilizzare effettivamente lo sportello unico".
