Colf e badanti, nel 2025 aumentano stipendi e contributi. Importi e scadenze
Economia
Introduzione
Per effetto dell’adeguamento all’inflazione, aumentano i contributi da versare per colf e badanti. L’Istat ha infatti comunicato la variazione percentuale (pari al +0,8%) nell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati tra il periodo gennaio 2023-dicembre 2023 e gennaio 2024-dicembre 2024. Dunque, l’Istituto ha determinato le nuove fasce di retribuzione su cui calcolare i contributi dovuti per i lavoratori domestici nell’anno 2025
Quello che devi sapere
Contratti a tempo determinato
- Cominciamo dai rapporti di lavoro a tempo determinato: nella circolare numero 29 del 2025, l’Istat illustra gli aumenti caso per caso, con o senza quota Cuaf, ossia la Cassa unica assegni familiari. Il contributo Cuaf, si ricorda, non è dovuto solo nel caso di rapporto fra coniugi (ammesso soltanto se il datore di lavoro coniuge è titolare di indennità di accompagnamento) e tra parenti o affini entro il terzo grado conviventi, ove riconosciuto ai sensi di legge (articolo 1 del decreto del presidente della Repubblica n. 1403 del 31dicembre 1971)
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Retribuzioni orarie e contributi
- Come spiega l’Istat, se il lavoratore domestico ha una retribuzione oraria fino a 9,48 euro, il contributo è di 1,79 euro l’ora compresa la quota Cuaf. Tale somma sale a 1,80 euro senza la quota Cuaf. Per chi invece ha una paga oraria compresa tra 9,49 euro e 11,54 euro, il contributo è pari a 2,03 euro con la quota Cuaf, che sale di un centesimo (2,04 euro) senza la quota Cuaf. E per chi supera gli 11,54 euro? L’Istat spiega che in questo caso il contributo sale a 2,47 euro con la quota Cuaf e fino a 2,48 euro in assenza della quota Cuaf
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Contratti a tempo indeterminato
- Nella circolare numero 29, l’Istat illustra caso per caso anche per i contratti a tempo indeterminato (senza contributo addizionale). Se la retribuzione oraria non supera i 9,48 euro, il contributo è pari a 1,68 euro compresa la quota Cuaf: in assenza, si arriva a 1,69 euro. Con una paga oraria compresa tra 9,48 euro e 11,54 euro, il contributo con quota Cuaf è di 1,89 euro l’ora, senza è di 1,90 euro. In caso di retribuzione oltre gli 11,54 euro l’ora, il contributo con la quota Cuaf è pari a 2,30 euro l’ora e quello senza quota Cuaf a 2,32 euro
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Come si calcolano i contributi
- I contributi per colf e badanti, versati dal datore di lavoro, sono calcolati in base alla retribuzione effettiva oraria, alla tredicesima mensilità calcolata in misura oraria e al valore convenzionale (ripartito sempre in misura oraria) del vitto e dell'alloggio
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Quando si pagano i contributi
- I contributi si pagano ogni trimestre entro il decimo giorno del mese successivo. Di seguito, lo scadenzario: dal 1° al 10 aprile si effettua il versamento per il primo trimestre (gennaio/marzo); dal 1° al 10 luglio il versamento per il secondo trimestre (aprile/giugno); dal 1° al 10 ottobre il versamento per il terzo trimestre (luglio/settembre); dal 1° al 10 gennaio il versamento per il quarto trimestre (ottobre-dicembre). In caso di cessazione del rapporto di lavoro, i contributi devono essere pagati entro i dieci giorni successivi a tale cessazione (e quindi non alla normale scadenza prevista)
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L'adeguamento delle retribuzioni
- Abbiamo visto gli aumenti contributivi. Diamo ora un rapido sguardo alle retribuzioni: nel rispetto dell’articolo 38 del Ccnl Lavoro domestico, i minimi contrattuali e i valori convenzionali del vitto e dell’alloggio sono stati rivalutati dal 1° gennaio 2025 per via della variazione del +1,2% dell’indice Istat dei prezzi al consumo. Com'è noto, gli stipendi per colf e badanti vengono aggiornati applicando l’80% della variazione per le retribuzioni e il 100% per vitto e alloggio. Ne consegue che la retribuzione minima aumenta dello 0,96% rispetto al 2024, mentre i valori convenzionali del vitto e dell’alloggio aumentano dell’1,2%
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Alcuni esempi
- Dopo aver illustrato l'adeguamento delle retribuzioni, facciamo alcuni esempi: una baby-sitter (livello BS) vede un incremento della paga oraria da 7,03 a 7,10 euro, mentre una colf (livello B) vedeun incremento della paga oraria da 6,62 a 6,68 euro. Infine, una badante convivente con persona non autosufficiente (livello CS) vede lo stipendio mensile crescere di 12,12 euro, arrivando a 1.137,86 euro. Nel caso di retribuzioni superiori ai minimi contrattuali, gli aumenti stabiliti possono essere assorbiti dagli importi già concordati lavoratore e datore di lavoro
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