Tiroide e invalidità, quali sono i requisiti e come chiedere il bonus

Economia
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Introduzione

I disturbi e le malattie della tiroide sono diversi e possono avere un impatto molto forte sulla vita quotidiana delle persone. Per questo è possibile - in presenza delle necessarie certificazioni mediche, e dopo la valutazione di una apposita Commissione - fare richiesta per vedersi riconosciuto un sostegno economico. Ecco quali sono i requisiti che bisogna rispettare, come presentare la domanda all’Inps e quanto vale l’assegno in base alla percentuale di invalidità riconosciuta.

Quello che devi sapere

I disturbi della tiroide

  • In primo luogo è necessario chiarire quali sono i disturbi in questione: le malattie tiroidee, come spiegato sul sito dell’Istituto superiore di sanità, derivano da disfunzioni della ghiandola tiroidea, che è posta alla base del collo e che produce l’ormone tiroideo. Questo ormone regola numerose funzioni del metabolismo, tra cui lo sviluppo del sistema nervoso centrale e l'accrescimento corporeo. Secondo le stime riportate dall’Iss, un neonato su 3mila nasce con una forma di malattia tiroidea mentre in età adulta le donne sono molto più soggette a questo tipo di disturbi rispetto agli uomini. Una donna ha circa il 20% di possibilità di sviluppare problemi alla tiroide nel corso della sua vita.

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Quali sono le malattie tiroidee

  • L’Istituto superiore di sanità elenca anche alcune delle condizioni o delle malattie che possono colpire la tiroide: tra queste c’è il gozzo, cioè un aumento di volume della ghiandola che può presentarsi sia in caso di ipertiroidismo che di ipotiroidismo, ma anche in presenza di un organo con funzioni entro i parametri di normalità. Viene poi elencato l’ipertiroidismo, cioè quando la ghiandola funziona in eccesso rilasciando troppo ormone nell’organismo: si tratta della patologia endocrina maggiormente frequente dopo il diabete mellito. L’ipotiroidismo si sviluppa invece quando gli ormoni tiroidei sono insufficienti. Ci sono poi malattie come i tumori della tiroide, la tiroidite di Hashimoto e anche altre forme di malattie autoimmuni.

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Il "bonus tiroide" e l'assegno

  • I disturbi e le malattie della tiroide possono dunque avere un impatto molto significativo sulla qualità della vita delle persone che ne sono affette. In ogni caso è importante sottolineare come non esista un vero e proprio ‘bonus tiroide’, ma qualora la compromissione delle attività quotidiane causata dalle patologie di cui sopra sia significativa è possibile fare richiesta per accedere all’assegno di invalidità civile. Tuttavia è necessario rispettare una serie di requisiti e procedure per poter ricevere il sostegno.

Come presentare la domanda

  • L’assegno di invalidità è riservato alle persone a cui viene riconosciuta un’invalidità pari o superiore al 74%. Al fine di vedersi riconosciuta questa condizione, è necessario presentare una richiesta che sarà vagliata da una Commissione medica. Per farlo in primo luogo il medico di base deve presentare la documentazione medica attestante le condizioni cliniche del paziente sul portale dedicato dell’Inps. A quel punto è lo stesso Istituto a provvedere a fissare una visita con il medico, al fine di effettuare la valutazione necessaria.

Quali sono i documenti necessari

  • Di fronte alla Commissione è poi necessario presentare la documentazione medica attestante i succitati disturbi. Tra questi rientrano l’ecografia tiroidea, l’esame del Ths e il certificato medico originale. È inoltre importante sottolineare come una eventuale asportazione della tiroide non permette di rientrare automaticamente tra i beneficiari dell’assegno, ma anche in questo caso serve il riconoscimento di un’invalidità tra il 74 e il 100%.

Quanto vale l’assegno

  • Come detto, qualora la Commissione medica certifichi un livello di invalidità compreso tra il 74 e il 100% in ragione di un problema alla tiroide, si ottiene l'accesso all’assegno civile. La cifra però varia in base alla percentuale che viene riconosciuta: si va infatti dai 286 euro nel caso del valore più basso fino a un massimo di 550 euro mensili.

Gli altri benefici

  • Infine, è bene ricordare che chi ottiene il riconoscimento dell’invalidità a causa di disturbi alla tiroide - così come negli altri casi - può accedere anche ad alcune agevolazioni previste dalla legge: tra queste rientrano permessi mensili, riposi giornalieri retribuiti e fino a due a due anni di congedo straordinario per chi necessita di periodi prolungati di assistenza.

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