Crescono i costi di badanti e colf, in due anni -145mila occupati: i dati

Economia
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Introduzione

Gli aumenti pesano soprattutto sulle donne, che in molte occasioni si trovano costrette a lasciare il lavoro per far fronte alla necessità di cura della famiglia, soprattutto nel caso di anziani non autosufficienti. Lo spiega uno studio di Assindatcolf, secondo cui il numero delle famiglie che si avvalgono di questi servizi si è molto abbassato, passando da 2 milioni e 600mila nuclei nel 2011 a 1,9 milioni del 2022.

 

Resta elevata la quota di sommerso, con l'Istat che ha stimato l'irregolarità al 54% nel 2023. Il lavoro domestico rappresenta il 38,3% dell'occupazione irregolare dipendente in Italia e genera un costo per la collettività pari a quasi 2,5 miliardi di euro all'anno. 

Quello che devi sapere

Anziani non autosufficienti e occupazione femminile

  • Crescono i costi per l'aiuto familiare e aumentano le donne che decidono di lasciare il lavoro per far fronte alla necessità di cura della famiglia, soprattutto nel caso di anziani non autosufficienti. È quanto emerge da uno Studio di Assindatcolf secondo il quale tra 2021 e 2023 si è registrata una flessione di 145mila occupati nel comparto. "La crescita dei costi per l'assistenza - si legge nell'indagine - porta sempre più donne a rinunciare al lavoro: rispetto al 2018 sono state 219mila in più (+34,7%) le 55-64enni che hanno deciso di non lavorare per motivi familiari"

Per approfondire:

Colf e badanti, in Italia nel 2025 ne serviranno 2,3 milioni: lo studio

Il ruolo dello smart working

  • Sulla decisione di rinunciare all'aiuto domestico ha pesato, oltre al costo, anche la diffusione dello smart working che ha consentito una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro

Flessione del 9,5%

  • Nel Rapporto 2024 "Family (Net) Work - Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico", presentato da Assindatcolf in collaborazione con Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, si sottolinea che la contrazione di 145mila lavoratori domestici corrisponde a una flessione del 9,5%, a fronte di un mercato del lavoro che ha invece raggiunto nuovi record di occupazione

Calano le famiglie che ricorrono ai lavoratori domestici

  • Si riduce il numero delle famiglie che si avvalgono dei servizi di colf e badanti, con il passaggio da 2 milioni e 600mila nuclei nel 2011 a 1,9 milioni del 2022, pari al 7,4% dei nuclei residenti. "Calo delle nascite e diffusione dello smart working - si legge nell'indagine - sono le probabili cause che hanno impattato sulla domanda di servizi di collaborazione, in particolare per quelli legati alla prima infanzia e alla cura della casa. Ma soprattutto, a pesare è la difficoltà a sostenere i costi per l'assistenza di parenti non autosufficienti"

I costi

  • Secondo un'altra ricerca, svolta a luglio 2024 su un campione di 2.015 famiglie aderenti ad Assindatcolf e Webcolf, i nuclei che si avvalgono dei servizi forniti da una badante affrontano ogni mese un costo superiore al 50% del reddito mensile. "Cifre ormai insostenibili - si legge - non solo per le famiglie a basso reddito, ma anche per il ceto medio (le famiglie che fanno fatica a sostenere queste spese passano dal 27,9% del gennaio 2023 al 55,2% del luglio 2024)"

Ridotta anche l’offerta di lavoro

  • Ma si riduce anche l'offerta di lavoro. Le famiglie italiane non solo hanno problemi a reclutare la persona giusta per il tipo di lavoro da svolgere (68,7%), ma anche nel reperire le figure disponibili (21,5%). Nel settore c'è un'ampia difficoltà di ricambio generazionale: se nel 2014, su 100 badanti, 24 avevano meno di 40 anni e 12 più di 60 anni, nel 2023 la quota di under 40 risulta quasi dimezzata (14,2%), mentre quella degli over 60 più che raddoppiata (29,1%)

La quota di sommerso

  • Resta elevata la quota di sommerso con l'Istat che ha stimato l'irregolarità al 54% nel 2023. Il lavoro domestico rappresenta il 38,3% dell'occupazione irregolare dipendente in Italia e genera un costo per la collettività pari a quasi 2,5 miliardi di euro all'anno (1,5 miliardi di euro derivanti dal mancato gettito contributivo e 904 milioni di euro annui dall'evasione Irpef)

Il commento del presidente di Assindatcolf

  • "La fotografia che ci restituisce questo studio - dichiara il presidente di Assindatcolf, Andrea Zini - è senza dubbio allarmante. Quella di un Paese in cui le donne sono ancora costrette a rinunciare al lavoro per occuparsi della famiglia in particolar modo per motivi economici. Un circolo vizioso che ha ricadute pesanti soprattutto sul fronte del lavoro domestico irregolare. È ormai chiara a tutti l'esigenza di una riforma generale del sistema, a partire dalla fiscalità: lo Stato deve supportare economicamente le famiglie, rendendo più accessibile e conveniente il lavoro domestico regolare"

Ma nel 2025 si stima un bisogno di oltre 2 milioni di persone

  • Secondo le stime contenute nello stesso paper di Assindatcolf e del Centro Studi e Ricerche Idos, nel 2025 le famiglie avranno bisogno del supporto di circa 2 milioni 288mila unità di personale domestico per soddisfare il proprio fabbisogno di assistenza, suddivisi in circa 1 milione e 25mila badanti e di 1 milione 262mila colf. La cifra complessiva include non solo le famiglie con lavoratori già in regola, ma anche i datori di colf e badanti senza contratto e persone che vorrebbero assumere ma che per una serie di motivi, anche economici, non hanno ancora provveduto

Per approfondire:

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