
Introduzione
Nella Pubblica amministrazione, da tre anni, è in corso una maxi campagna per il reclutamento per cercare di arrivare ad avere più personale, dato che nei ministeri manca un dipendente su tre. Ci sono già state molte assunzioni, che però sono servite a coprire le uscite per i pensionamenti.
Ci sono quindi ancora dei problemi di organico, e in alcuni casi i posti da coprire equivalgono al 50% di quelli totali. Nel Piano integrato di attività e organizzazione, documento programmatico che le Pubbliche amministrazioni devono pubblicare con cadenza annuale, viene indicato tra le altre cose il fabbisogno di personale. E i numeri contenuti nei piani appena diffusi dai dicasteri evidenziano un vuoto importante
Quello che devi sapere
Quanti posti mancano da coprire nei vari ministeri?
- A riportare alcuni esempi è Il Messaggero. Il ministero della Difesa conta 11.503 dipendenti in servizio a fronte di una pianta organica che prevede la copertura di 20.000 posti: Palazzo Baracchini sconta una carenza di lavoratori che tocca il 42%.
- Al ministero dell'Interno la mancanza di personale arriva al 30%. I dipendenti sul libro paga del dicastero sono 15.818, mentre dovrebbero essere 22.613.
- Al ministero della Salute invece ci sono 1.959 dipendenti in servizio sui 2.345 previsti, per una mancanza del 16%.
- Al Mef la scopertura di personale, stando all'ultimo Piao disponibile, tocca il 21% tra i dirigenti di seconda fascia e sale al 24% tra i funzionari e fino al 41% tra gli assistenti, mentre è decisamente più contenuta tra gli operatori (9%).
- La dotazione organica del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica prevede l'impiego di 1.214 lavoratori tra dirigenti, funzionari, operatori e assistenti, tuttavia il personale in servizio non va oltre alle 727 unità. Risultato: qui i posti scoperti sono 497, di cui 355 nell'area dei funzionari.
Per approfondire:
Pubblica amministrazione, le nuove regole per diventare dirigenti senza concorso
Autorizzate oltre 4.000 assunzioni, ecco dove
- Per cercare di coprire le mancanze, sono state autorizzate quest'anno più di 4.000 assunzioni nelle amministrazioni centrali dello Stato, come stabilisce un Dpcm preparato dal ministro della Pa, Paolo Zangrillo, e pubblicato in Gazzetta Ufficiale a marzo.
- In questo scenario, quello della Giustizia è il ministero con la quota maggiore di assunzioni autorizzate: deve reclutare 1.734 unità di personale, tra cui 369 funzionari, da assegnare al Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, per una spesa complessiva superiore ai 55 milioni di euro.
- Il ministero dell'Interno è stato autorizzato ad assumere 957 unità di personale. Prevista una spesa vicina ai 32 milioni di euro.
- Quello degli Affari Esteri deve reclutare invece 70 unità.
- Al ministero dell'Economia sono attese circa 300 assunzioni: in arrivo 100 funzionari, 120 assistenti, una dozzina di dirigenti e 60 elevate professionalità.
- Più di 40 assunzioni sono state poi autorizzate al Mimit di Adolfo Urso, dove però si riscontra l'assenza di 266 unità di personale nell'area dei funzionari, di 525 unità in quella degli assistenti e di 14 unità nell'area degli operatori.
- Le assunzioni autorizzate al ministero della Salute, invece, sono un centinaio.
- Al Mase, infine, via libera al reclutamento di 30 unità di personale.
Come avvengono le nuove assunzioni
- La maggior parte delle assunzioni avverrà con concorso, ma sono previste anche delle stabilizzazioni. Le amministrazioni dovranno verificare la possibilità di mobilità volontaria preventiva. Questo significa che dovranno pubblicare un avviso sul portale InPa e attendere almeno 30 giorni per vedere se esistono dipendenti già in servizio in altre amministrazioni disponibili a trasferirsi. Solo in assenza di candidature idonee potranno procedere con nuove assunzioni con concorso.
- Zangrillo ha poi ribadito che la nuova Pa sarà basata sul merito, con percorsi di formazione continua e migliori prospettive di carriera. Tra le novità c’è l’apertura ai diplomati ITS Academy, che potranno accedere a concorsi da funzionari a patto di conseguire una laurea entro tre anni.
- Le selezioni saranno gestie con procedure che seguiranno le nuove direttive per la digitalizzazione e la semplificazione del reclutamento nella Pubblica Amministrazione.
E gli stipendi?
- Gli stipendi potranno crescere fino a 70mila lordi annui per i funzionari e oltre 90mila per i dirigenti. Ma Zangrillo ha ribadito più volte che vuole superare il sistema dei soli concorsi per le promozioni, anche affidandosi al sistema di valutazioni interne.
- Nello specifico, cambiano le regole per diventare dirigente di seconda fascia. Si potrà anche non passare da un apposito concorso: con il Ddl Merito, approvato in Cdm lo scorso 13 marzo, arriva una nuova procedura selettiva che – seguendo l’impostazione portata avanti dal governo Meloni sul tema – privilegia appunto il merito, cioè i risultati raggiunti
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