Sciopero Amazon, a rischio la consegna dei pacchi di Natale negli Stati Uniti

Economia
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Introduzione

Migliaia di autisti del colosso dell'e-commerce incrociano le braccia negli Usa, dove le consegne per le festività potrebbero non andare a buon fine: pesa soprattutto l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca il prossimo 20 gennaio. Ecco cosa sapere.

Quello che devi sapere

I siti interessati dallo sciopero

  • I membri del sindacato Teamsters hanno infatti proclamato lo sciopero chiedendo salari migliori e benefit. Dei sette hub interessati dallo stop, tre si trovano nel sud della California e gli altri a New York, Atlanta, San Francisco e Chicago

 

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Le parole di Sean O'Brien, presidente di Teamsters

  • "Se il vostro pacco è in ritardo prendetevela con l'insaziabile avidità di Amazon. Le avevamo dato una scadenza chiara per sedersi al tavolo e fare la cosa giusta", ha tuonato il presidente di Teamsters, Sean O'Brien, riferendosi alla data fissata del 15 dicembre per iniziare a trattare con gli autisti

 

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Quanti lavoratori Amazon rappresenta Teamsters

  • Amazon però ha rassicurato i suoi clienti: lo stop avrà un impatto limitato. Teamsters rivendica di rappresentare 7 mila lavoratori Amazon, che sono tuttavia circa l'1% del totale della forza lavoro totale del colosso delle vendite e-commerce

I dati

  • I dipendenti Amazon sono infatti circa 1,5 milioni: il colosso delle consegne è difatti il secondo più grande datore di lavoro privato del Paese dopo Walmart. Nel 2023 Amazon ha registrato un fatturato di 575 miliardi di dollari, con un utile netto di più di trenta miliardi di dollari. Numeri diversi per il sindacato, che conta 1,3 milioni di iscritti a livello nazionale in settori che vanno dalle consegne di merci ai dipendenti delle mense

Le parole di Amazon

  • Minimizzando le conseguenze dello sciopero, Amazon ha precisato che "da più di un anno, Teamsters continua a fuorviare intenzionalmente il pubblico sostenendo di rappresentare dipendenti e autisti di Amazon. Non lo fa, e questo è un tentativo di diffondere una falsa narrativa". Il colosso ha poi sottolineato come il sindacato abbia "minacciato e tentato di costringere i dipendenti di Amazon e autisti di parti terza a unirsi a loro, il che è illegale"

Le posizioni di Amazon e del sindacato

  • Secondo l'azienda, gli autisti sono dipendenti di società che Amazon usa per la consegna dei pacchi e quindi non c'è nessun obbligo di trattative con loro in quanto non sono dipendenti propri. Il sindacato e gli autisti invece ritengono che Amazon controlli le loro condizioni di lavoro e, quindi, sia obbligata a trattare

Cosa è successo durante l’Amministrazione Biden

  • Sulla protesta di Teamsters pesa l'ombra del presidente eletto Donald Trump, che si insedierà alla Casa Bianca il prossimo 20 gennaio. Durante l'amministrazione Biden, il National Labor Relations Board (l'agenzia che si occupa delle relazioni sindacali) ha imposto un rigido rispetto della legge, arrivando anche a imporre significative sanzioni alle aziende che la violavano

Cosa potrebbe succedere con l’Amministrazione Trump

  • Con l'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, invece, ci si attende una minore comprensione e apertura alle questioni sindacali, così come accaduto nei suoi primi quattro anni di presidenza. Uno scenario che potrebbe spingere i sindacati, in questo caso Teamsters, ad alzare la pressione sulle aziende per cercare di ottenere concessioni prima dell'insediamento del tycoon

Bezos a cena da Trump (e Musk)

  • Intanto il patron di Amazon, Jeff Bezos, ha cenato mercoledì sera nella residenza di Mar-a-Lago, in Florida, proprio con Donald Trump. I due sono stati raggiunti dal miliardario Elon Musk. "È stata una bella conversazione", ha commentato su X il patron di Tesla. Musk e Bezos si sono spesso scontrati nel mondo degli affari a cominciare dallo spazio, dove operano rispettivamente con SpaceX e Blue Origin

Il problema dello spazio

  • Lo sciopero non è l’unico problema che Amazon sta affrontando in questo periodo. Secondo quanto ha riportato l’agenzia Bloomberg, il colosso delle vendite online ha fatto slittare l'obbligo di tornare a lavorare in ufficio cinque giorni alla settimana per migliaia dei suoi dipendenti a causa della mancanza di spazio. Un obbligo che sembra poter essere posticipato fino a quattro mesi. Amazon di recente ha imposto al suo personale in almeno sette grandi città americane di tornare con il nuovo anno alla propria scrivania per l'intera settimana lavorativa, ma adesso sta rivedendo i propri ordini. Per i dipendenti di Dallas lo slittamento potrebbe tradursi in un ritorno in ufficio a marzo o aprile. A quelli di Atlanta, Nashville e Houston è stato comunicato che non ci sarà spazio sufficiente per accoglierli tutti in gennaio

 

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