Black Friday, sciopero Amazon: "Fa profitti a costo di ambiente e lavoratori"
EconomiaI dipendenti chiedono più diritti e garanzie e poi che l'azienda si prenda le sue responsabilità nei confronti della crisi climatica. La campagna che mobilita il personale di 20 Paesi si chiama "Make Amazon Pay"
I lavoratori di Amazon in 20 paesi protestano e scioperano il Black Friday: chiedono più diritti e che l'azienda si prenda le sue responsabilità nei confronti della crisi climatica. Si parla di migliaia di lavoratori e di rappresentanti sindacali che incrociano le braccia contro le pratiche del Black Friday e del Cyber Monday (29 novembre e 2 dicembre), uno dei più grandi weekend di shopping dell'anno. La campagna “Make Amazon Pay” chiede all’azienda di pagare equamente i propri dipendenti e di rispettare il loro diritto di aderire ai sindacati, di pagare la giusta quota di tasse e di impegnarsi per la sostenibilità ambientale. Le azioni avranno luogo nelle principali città di Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Turchia, Canada, India, Giappone, Brasile e altri Paesi.
La replica di Amazon
"Questo gruppo continua a diffondere informazioni errate e siamo in disaccordo con le posizioni espresse dalla campagna “Make Amazon Pay”. Amazon partecipa attivamente alla vita economica dei Paesi in cui opera, pagando tutte le tasse richieste e rappresentando un'opportunità di crescita e sviluppo per il territorio, le imprese locali e i clienti", si legge in una nota del colosso americano. "A questo si aggiunge il fatto che offriamo un'ottima retribuzione, ottimi benefit e opportunità, il tutto fin dal primo giorno. Abbiamo creato più di 1,5 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo e offriamo un ambiente di lavoro moderno, sicuro e stimolante, sia che si lavori in ufficio o in uno dei nostri centri logistici. Siamo orgogliosi di essere il maggior acquirente aziendale di energia rinnovabile al mondo. Abbiamo già investito, e continueremo a farlo, miliardi di dollari per la riduzione degli imballaggi e l’elettrificazione della flotta dei nostri partner di consegna. Tutto questo al fine di raggiungere il nostro obiettivo di lungo periodo: raggiungere zero emissioni nette di CO2 in tutte le nostre attività entro il 2040", conclude la nota.