Bonus in scadenza nel 2024, a quali agevolazioni diremo addio e quali saranno depotenziate

Economia
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Introduzione

L’anno sta per concludersi e dal 31 dicembre 2024 in poi diversi bonus e agevolazioni fiscali scompariranno, mentre altri incentivi sono già stati confermati anche per il 2025 (alcuni con qualche modifica rispetto alla legislazione vigente).

 

Dal Superbonus agli altri incentivi edilizi, fino al bonus decoder tv: ecco cosa cambierà con l’anno a venire, tenendo conto che i lavori sulla Legge di Bilancio - dove entrano o non entrano le proroghe dei bonus - sono ancora ben lontani dall'essere chiusi.

Quello che devi sapere

Cambia ancora il Superbonus

  • Da quando ha fatto il suo debutto qualche anno fa, il Superbonus è andato via via svuotandosi. L’aliquota al 110% per chiunque intendesse procedere con lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico degli spazi di casa è ormai un ricordo, con il governo di Giorgia Meloni che già prima di essere eletto nel settembre 2022 aveva dichiarato battaglia alla misura-bandiera del defunto esecutivo di Giuseppe Conte. Troppo alti i costi per lo Stato e il suo impatto sul debito pubblico, hanno sempre sottolineato i partiti adesso al governo. 

Per approfondire: Bonus caldaie, rischio stretta in Manovra. Ecco quali sono gli incentivi alternativi

Il Superbonus passa dal 70% al 65%

  • È così che il Superbonus andrà a depotenziarsi anche nel 2025. Il prossimo 31 dicembre scadrà infatti l’aliquota del 70%. Sarà sostituita, proseguendo nel percorso di décalage già in corso, con quella al 65%. L'agevolazione sarà però limitata agli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024, risulti già presentata la Cilas e, per i condomini, la delibera assembleare di approvazione dei lavori. Tra le altre novità c’è da sottolineare il fatto che la Legge di Bilancio apre alla possibilità di detrarre in 10 anni le spese del 2023, rimaste finora escluse dall'opzione

Cambia anche l’Ecobonus

  • La legge di Bilancio nella sua formulazione attuale va a ridefinire l'Ecobonus, l'agevolazione fiscale attraverso detrazione Irpef o Ires dal 50 al 65%, che in alcuni casi raggiungeva anche l'85% per specifici interventi nei condomini. Dal 2025 scenderà al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili
  • Nel 2026 e nel 2027 le aliquote vedranno un’altra sforbiciata, al 36% per la prima casa e al 30% per le altre. Le nuove aliquote si applicheranno a tutte le tipologie di interventi agevolati, compresi quelli che fino a quest'anno davano luogo a detrazioni più consistenti, come appunto i già citati interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali

Depotenziato il bonus ristrutturazioni

  • Lo schema è lo stesso per il bonus ristrutturazioni. Resterà al 50%, come adesso, soltanto per le abitazioni principali (con tetto di spesa fissato a 96 mila euro). Per tutti gli altri immobili lo sconto fiscale scenderà invece al 36% a partire dal primo giorno del nuovo anno, con un restringimento anche del tetto massimo di spesa, dimezzato a 48 mila euro. Si andrà poi verso un’ulteriore decrescita delle aliquote nel 2026 e nel 2027

Il sismabonus

  • Netto ridimensionamento in vista anche per il sismabonus, detrazione fino all’85% per i lavori che riguardano misure antisismiche su abitazioni e immobili usati per attività produttive. Come il bonus ristrutturazione, anche questo scenderà al 50% per le prime case e al 36% per le altre proprietà immobiliari, con ulteriore décalage nel 2026 e nel 2027 

C'è chi tenta di prendere tempo

  • C’è però da dire che il capitolo è tra quelli ancora aperti. Un emendamento della maggioranza, nello specifico dei deputati di Forza Italia Pella e Cannizzaro, chiede che Ecobonus, bonus ristrutturazioni e sismabonus restino al 50% non solo l'anno prossimo ma anche nel 2026 e nel 2027, solo sulle prime case

Addio bonus verde? La partita è ancora aperta

  • Sembrava di dover dire addio anche al bonus verde, la detrazione Irpef del 36% che negli ultimi anni ha sostenuto le spese dei cittadini per risistemare le zone verdi di casa. Tre emendamenti della maggioranza, tra cui uno di Fratelli d'Italia, chiedono invece che venga prorogato. La partita è ancora aperta

Scompare il bonus decoder tv

  • Destinato a scomparire è il bonus decoder tv. Si tratta dell’agevolazione, di importo fino a 50 euro, per l'acquisto di televisori e decoder per la ricezione dei programmi televisivi con i nuovi standard tecnologici

Bonus rottamazione tv

  • Sembra non trovare spazio nemmeno il bonus rottamazione tv, sconto pensato per chi compra un nuovo televisore rottamando al contempo quello vecchio

Altre scadenze

  • Il destino al momento è uguale per il bonus colonnine di ricarica e il bonus carburante per i lavoratori, aiuto da 200 euro che i datori di lavoro possono offrire ai propri dipendenti (inglobato dalla nuova disciplina dei fringe benefit)

I capitoli ancora da definire

  • Ci sono poi molti punti ancora da definire. Per adesso si sa ad esempio che scadranno il 31 dicembre 2024 le finestre temporali per richiedere la Carta del Merito e la Carta della Cultura, strumenti da 500 euro l'uno che hanno sostituito il Bonus cultura 18App. Non è però detto che il governo non le proroghi di qui alla fine dell'anno.

Per approfondire: Tagli alle detrazioni in Manovra, novità dalle spese Irpef a quelle sanitarie. Cosa cambia