Dal taglio del cuneo fiscale alla sanità agli aiuti per famiglie: i numeri della Manovra
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Ansa / Sky TG24
La legge di bilancio per il 2025, varata dal governo Meloni, vale circa 30 miliardi di euro e circa il 66% delle risorse sono destinate a confermare misure già in vigore. Anche di questo tema si è occupata la puntata di "Numeri" di Sky TG24, andata in onda il 16 ottobre 2024
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- La Manovra appena varata dal governo Meloni vale circa 30 miliardi di euro. Tra le voci principali di spesa rientrano gli 11 miliardi per la conferma del taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, 4,3 per la conferma delle 3 aliquote Irpef e 1,8 milioni di misure per le famiglie. Di questo tema si è occupata la puntata di "Numeri" di Sky TG24, andata in onda il 16 ottobre 2024
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- Per quanto riguarda invece le coperture della Manovra, 9 miliardi arrivano da maggiore deficit e altrettanti dall’aumento delle entrate fiscali. A questi si aggiungono anche 3,3 miliardi di taglio delle spese della pubblica amministrazione e 2,7 miliardi di “sacrifici” da parte di banche e assicurazioni
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- Si tratta di un anticipo che le banche faranno allo Stato, una sorta di prestito a tasso zero: sono circa 3,5 miliardi di euro in due anni che arrivano nei conti pubblici, e che verranno restituiti agli istituti tra il 2027 e il 2029
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- Queste risorse serviranno a confermare il taglio del cuneo fiscale, tra contributi e Irpef: in totale vale circa 600€ medi all’anno in busta paga per milioni di lavoratori, e il taglio viene allargato fino a chi guadagna 40mila euro lordi all’anno
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- La manovra prevede anche aiuti alle famiglie, in particolare una carta per i nuovi nati dal valore di mille euro, destinata ai genitori con un Isee inferiore ai 40mila euro. Arrivano anche detrazioni rafforzate per chi ha figli e tre mesi di congedi parentali all’80%
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- In generale, grande parte delle risorse stanziate per la Manovra per il 2025 è destinata alla conferma di misure già esistenti. Nel dettaglio, il 66% delle risorse quest’anno sono impiegate in questo modo, mentre il 34% viene speso per nuovi interventi
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- Se non venissero destinate quelle risorse alla conferma di misure già esistenti, prendendo ad esempio un lavoratore con un reddito di 25mila euro lordi all’anno, lo stipendio netto che oggi è di 1700 euro al mese scenderebbe a 1610 euro
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- Lo stesso ministro della Salute Orazio Schillaci ha detto che “ci saranno sicuramente risorse; la suddivisione tra quest’anno e l’anno prossimo è ancora in corso. Appena abbiamo i dati, li daremo”
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- In ogni caso, se si trattasse effettivamente dei 2,3 miliardi indicati dal Mef, la spesa sanitaria in rapporto al Pil si alza fino al 6,4% ma si resterebbe comunque tra i livelli più bassi negli ultimi venti anni
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- A contribuire al finanziamento delle misure in Manovra sono anche i tagli alla spesa pubblica: quest’anno si sono aggiunte alle risorse già sforbiciate negli ultimi anni ulteriori 3,3 miliardi