Tasse, dai pensionati ai ricercatori: chi sceglie l’Italia per il regime agevolato
Dalle ultime dichiarazioni dei redditi emerge che i neo residenti con ampia disponibilità economica che hanno scelto di vivere in Italia sono in tutto 957. Ecco di chi si tratta
- Molti contribuenti hanno trasferito la propria residenza in Italia e qui hanno trovato il loro paradiso fiscale: sono in totale 37.331, secondo il Dipartimento delle Finanze, che verso fine aprile ha pubblicato le dichiarazioni dei redditi 2023 relative all’anno d’imposta 2022
- Secondo le ultime dichiarazioni dei redditi i neo residenti con ampia disponibilità economica che hanno scelto di vivere in Italia sono in tutto 957
- Il 46% di loro ha prodotto in Italia un reddito complessivo pari a 75 milioni di euro, costituito in prevalenza dal reddito da lavoro dipendente (pari all’86% del totale)
- Il regime agevolato prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero pari a 100.000 euro per ciascun periodo d’imposta in cui risulta valida l’opzione, calcolata in via forfettaria
- Si tratta di un’agevolazione introdotta nel 2017 per le persone fisiche che si trasferiscono in Italia e optano per l’agevolazione neo-residenti
- L’agevolazione può essere estesa anche ai familiari, ma per questi ultimi l’imposta forfettaria è ridotta a 25.000 euro
- L’Italia nel 2019 ha introdotto un drastico taglio delle tasse ai pensionati stranieri che si trasferiscono in Italia, ma non vale per tutto il Paese: l’agevolazione spetta se ci si trasferisce in Sicilia, Calabria, Sardegna, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia. E l'agevolazione vale per chi si trasferisce nei Comuni con popolazione non superiore a 20.000 abitanti
- Secondo le dichiarazioni nel 2023 a scegliere il Sud e le isole sono stati 474 soggetti
- Hanno dichiarato reddito da pensione estera per un importo di 19 milioni di euro (40.210 euro in media) e un totale di redditi di fonte estera di 28,7 milioni di euro
- Il regime agevolato ha riportato anche talenti e lavoratori in Italia. Nel 2022 i docenti e ricercatori interessati dall’esenzione dalla tassazione del 90% dei redditi sono stati oltre 3.300, per un ammontare lordo medio da lavoro dipendente di 56.492 euro