Bond, acquistare subito e bloccare i rendimenti prima del taglio dei tassi: i consigli
Economia
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A giugno la Banca centrale europea dovrebbe tagliare i tassi d'interesse, visto che l’inflazione si appresta a rientrare nei parametri. In vista di questo evento le obbligazioni hanno già iniziato a salire di prezzo, generando rendimenti meno vantaggiosi rispetto al passato: per questo conviene comprare prima possibile, specie nel caso dei bond governativi
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- Manca poco ormai. L’atteso taglio dei tassi d'interesse da parte della Banca centrale europea, secondo le stime del mercato, dovrebbe arrivare a giugno
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- L’inflazione scende, anche se non è ancora stabilizzata, e i banchieri centrali hanno già fatto capire di non voler affaticare inutilmente un ciclo economico probabilmente al picco, sebbene non a rischio di caduta. A trarne vantaggio sarebbero così le obbligazioni
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- Come sottolinea Il Sole 24 Ore, gli investitori da tempo si aspettavano una svolta espansiva delle banche centrali e le obbligazioni hanno già iniziato a salire di prezzo grazie agli acquisti, in vista di rendimenti meno generosi di quelli disponibili adesso. Con i prezzi più alti, dunque, i rendimenti a scadenza delle obbligazioni sul mercato sono più bassi
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- Tuttavia, gli esperti di investimenti obbligazionari ritengono che i rendimenti potrebbero ridursi ancora, specie sulla parte lunga della curva, cioè sui titoli a più lunga scadenza che registrano i movimenti dei tassi meno rapidamente di quelli a breve, condizionati gioco forza dalle mosse sul costo del denaro
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- Ma perché i rendimenti dovrebbero ridursi sui titoli più a lunga scadenza? I bond (i titoli di debito) a breve scadenza rientrano in misura più massiccia nelle operazioni dirette delle banche centrali (che dunque sostengono le quotazioni), mentre quelli a lungo termine si muovono maggiormente con le aspettative sulla crescita
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- Se i tassi scendono, è il momento per comprare, per bloccare in portafoglio ritorni interessanti. Soprattutto se si teme un peggioramento dell’economia, anche alla luce dell’aggravarsi del conflitto israelo-palestinese e della guerra tra Russia e Ucraina
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- Ovviamente non è detto che la Bce tagli per forza i tassi, specie se i costi dei trasporti dovessero di nuovo aumentare, alimentando così l’inflazione
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- Le obbligazioni considerate più sicure, le governative su tutte, offrono un tasso annuo ancora appetibile: il Treasury decennale Usa ha un rendimento vicino al 4,4%, quello italiano è al 3,8%, quello tedesco al 2,4%
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- Come sottolinea sempre Il Sole 24 Ore, più si aumenta nella scala del rischio più aumenta il ritorno, anche se non sempre proporzionalmente. Gli investitori professionali che si occupano di credito suggeriscono di differenziare il portafoglio su titoli societari di elevata qualità (Investment grade), che possono pagare un premio rispetto ai titoli di Stato. Marc Stacey, gestore del credito Ig di Rbc BlueBay, afferma che gli spread delle società europee sono interessanti e superiori ai 130 punti base (1,3%)
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- La quotazione dei bond sarebbe anche sostenuta dallo spostamento dei capitali dalla liquidità, che con il taglio dei tassi renderebbe meno. I rischi inflattivi della geopolitica, invece, sono un cigno nero