Sanità, è polemica su taglio fondi. Ma quanto spende l'Italia in rapporto al Pil? I DATI
Le Regioni hanno annunciato che faranno ricorso alla Corte Costituzionale se il governo non farà un passo indietro sul taglio di 1,2 miliardi nell’ambito del Pnrr per opere per la sicurezza sismica delle strutture ospedaliere. La presidente del Consiglio Meloni nega che siano diminuiti i fondi per la spesa sanitaria rispetto al passato. È così? Anche di questo si è parlato nella puntata del 4 aprile di Numeri, approfondimento di Sky TG24
- Si continua a discutere di sanità: le Regioni annunciano che se il governo non farà un passo indietro sul taglio di 1,2 miliardi nell’ambito del Pnrr per opere per la sicurezza sismica delle strutture ospedaliere ricorreranno alla Corte Costituzionale. La premier Giorgia Meloni ribadisce che i fondi per la spesa sanitaria rispetto al passato non sono diminuiti, ma anzi aumentati. È così? E quanto spende lo Stato per la sanità? Anche di questo si è parlato nella puntata del 4 aprile di Numeri, approfondimento di Sky TG24
- Dal 2000 in poi il picco di spesa in rapporto al Pil si è avuto nel 2020, l’anno peggiore della pandemia. Proprio per questo il dato va preso con le pinze: il prodotto interno crollò e il rapporto si alzò. Oggi siamo al 6,4%, comunque in fase decrescente rispetto a una quindicina di anni fa: nel 2008 si arrivava al 7,1%. Che ci sia una minore spesa sanitaria rispetto al Pil, anche se tutto sommato lieve, è un dato di fatto
- Guardando alle previsioni contenute nell'ultima Manovra, il dato non è destinato a cambiare. Si resta al 6,4% fino al 2026
- Per tornare al livello del 2008, in percentuale sul Pil - facendo anche un po' di tara, perché all’epoca la percentuale sul Prodotto interno lordo rifletteva anche il primo calo della crisi del debito - dovremmo investire 11 miliardi in più all’anno: la spesa effettiva per il 2024 è di 136 miliardi, nel 2008 se ne spendevano 147 miliardi
- Se facessimo riferimento alle disparità territoriali in tema di sanità, prendendo come esempio solo un dato tra tanti, stando all’Istat l’aspettativa media delle donne alla nascita nella provincia di Trento è di 3,7 anni più alta rispetto a Napoli: 86,9 anni contro 83,2 anni
- L'aspettativa di vita in salute dell'Italia resta comunque tra le più alte. Da noi si arriva in media a 71,9 anni. Nel Regno Unito ci si ferma a 70,1, negli Stati Uniti a 66,1. Il paragone con gli Usa è interessante. Lì la sanità è fortemente privata, eppure la percentuale di spesa pubblica sul Pil è più alta della nostra: 7,6% contro 6,4%. Nell'appello inviato da 14 scienziati al governo in difesa della sanità si sottolinea il rischio che si arrivi a un sistema che costringe alla spesa privata ma che è anche costoso per le casse statali
- Uno dei punti considerati più deboli del sistema italiano riguarda i medici di famiglia: ce ne sono pochi e si rischia che ce ne siano anche meno in futuro. Guardiamo alla Lombardia: oggi sono 5.500 quelli attivi, ne mancano 1.435 e nei prossimi anni ne andranno in pensione 1.500, quasi il 30% di quelli operativi
- Eppure, la Lombardia è una di quelle regioni dove le borse ordinarie, sommate a quelle del Pnrr, messe in campo per convincere a esercitare la professione del medico di famiglia sono superiori al numero di partecipanti: 416 contro 384
- La stessa cosa è accaduta anche nelle Marche, ma qui la situazione è ancora più critica: circa la metà delle borse disponibili è andata deserta con l’ultimo bando
- Nelle Marche i medici di famiglia mancanti sono 225, a fronte di poco più di mille in attività. I pensionabili da qui al 2026 sono 297