L’agevolazione, sotto forma di credito d’imposta introdotta dal Dl n. 83/2014 (articolo 1), punta a favorire il sostegno e la valorizzazione del patrimonio culturale del Paese. Per questa edizione sono circa 400 i progetti coinvolti, in 17 Regioni. Chiunque può sostenere uno o più progetti realizzati grazie alle donazioni in denaro da parte di aziende, fondazioni e cittadini
- Sulla piattaforma dedicata ha preso ufficialmente il via la nuova edizione del concorso Art Bonus, ideato per offrire visibilità e riconoscimento a enti promotori e donatori in ambito culturale. Ecco come funziona e cosa sapere
- L’agevolazione, sotto forma di credito d’imposta introdotta dal Dl n. 83/2014 (articolo 1), punta a favorire il sostegno e la valorizzazione del patrimonio culturale del Paese. La disposizione, originariamente prevista in via temporanea per i periodi di imposta dal 2014 al 2016, è stata successivamente prorogata e infine resa permanente con la legge di Stabilità 2016
- Il concorso vuole rendere i territori protagonisti grazie al voto espresso da una giuria popolare spontanea. Può votare chi desidera sostenere uno o più progetti in gara, tutti realizzati grazie alle donazioni in denaro da parte di aziende, fondazioni e privati cittadini, come ricorda Il Sole 24 Ore
- Il progetto è organizzato dal ministero della Cultura e da Ales, in collaborazione con Promo PA Fondazione - LuBeC, e l’iniziativa è collegata all’omonimo programma di sostegno al mecenatismo lanciato nel 2014 dal governo e che riconosce ai donatori un credito d’imposta nella misura del 65% delle erogazioni liberali a sostegno di un bene culturale
- Questa edizione registra un numero di progetti ammissibili ancora più elevato rispetto alle precedenti edizioni: “Un segnale di grande vivacità dei territori e di una costante crescita del mecenatismo, sia pure a macchia di leopardo sull’intero territorio nazionale”, osserva il MiC
- Ammessi al concorso 2024 sono circa 400 progetti che hanno raggiunto l’obiettivo economico prefissato tra l’1 gennaio e il 31 dicembre 2023 e rispondono ai requisiti previsti dal regolamento. I progetti ammessi sono distribuiti in 17 Regioni. In ordine di numerosità dei progetti in gara: Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto, Marche, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Umbria, Lazio, Trentino Alto Adige, Campania, Puglia, Abruzzo, Sicilia, Calabria, Sardegna
- I progetti sono divisi in due categorie: “Beni e luoghi della cultura” (restauro e manutenzione di beni culturali e sostegno a favore di musei, biblioteche, archivi, aree archeologiche, complessi monumentali) e “Spettacolo dal vivo” (sostegno agli enti e alle attività di spettacolo)
- I vincitori assoluti saranno due, uno per ciascuna categoria. La fase 1 prevede la votazione sul sito fino alle ore 12 dell’1 marzo 2024. Obiettivo, selezionare tra tutti i progetti ammessi i 20 progetti più votati per ciascuna delle due categorie, ovvero i primi 20 classificati per “Beni e luoghi della cultura” e i primi 20 classificati per “Spettacolo”
- Nella fase 2 è possibile invece esprimere una preferenza sui canali social Facebook e Instagram di Art Bonus dalle ore 12 del 4 marzo fino alle ore 12 del 18 marzo 2024. Alla fase 2 partecipano i 40 progetti più votati considerando le due categorie
- I voti della prima e della seconda fase saranno sommati dalla redazione Art Bonus per costruire la classifica finale
- Il premio è un riconoscimento simbolico consegnato ai due vincitori assoluti e agli altri quattro finalisti (arrivati in seconda e terza posizione in ciascuna categoria), ovvero ai primi tre classificati sul podio per ciascuna categoria
- Ecco i dati aggiornati sull’Art Bonus: superati i 2.500 enti beneficiari, 39.000 mecenati, 6.100 interventi pubblicati sulla piattaforma, oltre 878 milioni di euro raccolti su tutto il territorio nazionale