Inps, disoccupazione NASpI 2024: cosa cambia con la rivalutazione Istat
La circolare dell’Istituto di previdenza ufficializzerà il rialzo del 5,7% per l’assegno mensile dedicato a chi ha perso il lavoro. I titolari di Naspi o Dis-Coll beneficeranno in questo modo di un adeguamento del sussidio basato sui prezzi registrati nel 2023
- Novità in arrivo per i titolari di assegni di disoccupazione Naspi, Dis-Coll o similari. La rivalutazione basata sul tasso di inflazione nel 2023 renderà il sussidio più pesante fino a mille euro in un anno. Ecco chi ne ha diritto
- Come calcolato dall’Istat, gli assegni si adegueranno all’indice finale dei prezzi al consumo che è stato certificato in crescita del 5,7% lo scorso anno
- La comunicazione ufficiale è attesa in questi giorni tramite un’apposita circolare dell’Inps, incaricata di erogare il sussidio per chi ha perso il lavoro
- L’adeguamento basato sull'inflazione 2023 scatta limitatamente alle indennità liquidate quest’anno. Per il calcolo della Naspi dedicata agli ex dipendenti si prende come riferimento l’imponibile medio mensile riferito agli ultimi quattro anni. In alternativa, al periodo che ha dato luogo al diritto dell'indennità
- Al titolare del sussidio spetta il 75% dello stipendio medio che percepiva prima della disoccupazione. Per quest'anno fino alla soglia di 1.428 euro dovrebbe essere riconosciuto un assegno con importi fino a 1.071 euro
- Rispetto al 2023 cresce la soglia del 25% dello stipendio percepito. Quest'anno il tetto per l'importo ammonta a 1.553,72 euro, quasi 100 euro in più rispetto a un anno fa. L'aumento mensile è di 82,73 euro, ovvero 992,76 euro in un anno
- In ogni caso l'importo della Naspi scende sempre a partire dal sesto mese di percezione. La riduzione viaggia a un ritmo del 3% ogni trenta giorni. Il taglio scatta dall'ottavo mese nel caso il titolare del sussidio abbia almeno 55 anni
- Le modalità di calcolo e di importo della Naspi si applicano anche alla Dis-Coll, l'indennità mensile di disoccupazione riservata ad altre categorie come i collaboratori coordinati e continuativi, gli assegnisti e i dottorandi di ricerca
- Per i titolari di disoccupazione agricola invece l'importo massimo per l'assegno sarà di circa 1.321 euro al mese, mentre quello per la cassa integrazione supererà i 1.310 euro netti
- Nel frattempo l'Inps ha rivisto al rialzo il reddito minimo imponibile a fini pensionistici di artigiani e commercianti. Supererà i 18mila euro annui e così il riscatto agevolato della laurea costerà quasi 6.100 euro per ogni anno di corso
- Per le pensioni infine sono scattate le rivalutazioni al 5,4%. A fine anno l'Inps riconoscerà lo 0,3% mensile con un conguaglio unico. Resta da rivalutare l'Assegno unico per i figli. Gli aumenti scatteranno da marzo con un conguaglio sui due mesi precedenti e importi che oscilleranno da un minimo di 57 euro a un massimo di 200 euro a figlio, in base a nucleo familiare e indicatore Isee