Assegno d’inclusione, oltre la metà dei sussidi pagati tra Campania e Sicilia. I dati Inps
L'istituto di previdenza rende noto che delle 287mila richieste accettate nel primo mese di vita della misura che ha sostituito il Reddito di cittadinanza, oltre 154mila sono andate a beneficiari residenti nelle due principali regioni del Mezzogiorno. Il pagamento medio dell'indennità sociale ammonta a 645 euro a nucleo
- Alla fine del primo mese di operatività dell’Assegno di inclusione, la fotografia scattata dall'Inps mostra differenze a livello regionale. Secondo i dati, le Regioni dove il sussidio è stato maggiormente corrisposto sono la Campania e la Sicilia
- Introdotto dal governo Meloni, l’Assegno di inclusione prevede un’indennità mensile per i nuclei privi di reddito da lavoro che versano in difficoltà economiche. Rispetto al Reddito di cittadinanza, i requisiti sono più stringenti e prevedono la presenza all’interno dei nuclei di soggetti non occupabili, come anziani over 59, minori o disabili. Per gli inoccupati in grado di lavorare da settembre è attivo invece il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl)
- L’Inps calcola come delle 287mila domande accettate, sulle 446mila inoltrate a livello nazionale, il 53,7% trova riscontro nei residenti tra Campania e Sicilia
- In termini numerici, gli assegni erogati a gennaio 2024 nelle due principali Regioni del Mezzogiorno ammontano a 154.666. Sicilia e Campania rappresentano insieme il 17,6% della popolazione italiana
- Nello specifico, secondo i dati dell’Istituto di previdenza la Campania risulta la prima Regione con 83.355 carte Adi emesse, seguita dalla Sicilia con 71.311
- Confrontando i dati dell'Assegno di inclusione con quelli sul Reddito di cittadinanza a novembre 2023, emerge come tre assegni su quattro sono destinati al Mezzogiorno. Nel vecchio sussidio la proporzione era di uno su tre
- L'erogazione dell'Assegno di inclusione sembra non seguire il criterio della densità abitativa. In Lombardia, che con oltre 10 milioni di abitanti si conferma la Regione più popolosa, l’Assegno ha interessato solo 12.304 nuclei, il 4,2%
- Nell'intero Nord sono stati emessi nella prima tornata 33.261 Assegni di inclusione, pari all'11,56% del totale. Le Regioni dove circolano meno indennità di questo tipo sono la Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige
- Situazione analoga nel Centro Italia dove sono arrivati 29.982 Assegni di inclusione pari al 10,42% del totale. Il Lazio si colloca tra le Regioni dove sono state emesse più carte Adi: 21.246 appena dietro alla Puglia (27.628)
- In media l’Inps calcola che l’importo del sussidio ammonta a 645 euro a nucleo. Superati i controlli preventivi e sottoscritto il Patto di attivazione digitale (Pad) entro fine mese, gli assegni saranno messi in pagamento il 15 febbraio. I richiedenti che procederanno alla sottoscrizione del Pad entro il 31 gennaio avranno diritto al pagamento anche della mensilità corrente
- L'Inps evidenzia infine come circa una domanda su quattro per ottenere l'Adi è stata respinta per mancanza di requisiti. Il Governo ipotizza una platea a regime di circa 700mila famiglie che potranno beneficiare della misura