Decreto energia, dalle rinnovabili all’eolico: ecco quali sono le novità
Economia
fotogallery
10 foto
©IPA/Fotogramma
Il testo ha avuto il via libera dell'Aula alla Camera, che ieri aveva approvato la fiducia posta dal governo. Nel voto finale sono stati 143 i sì, 84 i no, 13 gli astenuti. Tra i punti: sì al ruolo di commissario straordinario nella gestione dei rifiuti al presidente della Regione siciliana ed estensione a tutto il territorio nazionale della possibilità di individuare porti in cui realizzare piattaforme galleggianti per lo sviluppo dell’eolico
1/10
©Ansa
- La Camera ha approvato il decreto Energia: 143 i sì, 84 i no, 13 gli astenuti. Sul testo, arrivato in Aula dopo aver ottenuto l’approvazione delle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera, ieri i deputati hanno votato il sì alla fiducia posta dal governo. Poi era iniziato l’esame dei 110 ordini del giorno, fino al voto finale di oggi
2/10
©Ansa
- Tra le novità principali del decreto Energia c’è l’attribuzione al presidente della Regione siciliana del ruolo di commissario straordinario nella gestione dei rifiuti, con la possibilità anche di autorizzare nuovi impianti di termovalorizzazione
3/10
©Ansa
- Il commissario sarà chiamato a redigere un Piano regionale e, "valutato il reale fabbisogno", a realizzare nuovi impianti di termovalorizzazione (sono previsti 800 milioni per i relativi investimenti, derivanti dal Fondo sviluppo e coesione e dal Fesr). L’incarico avrà durata biennale, prorogabile non oltre il 2027
4/10
©Ansa
- Via libera anche alla stipula di contratti per differenza a due vie di durata pluriennale tra il Gse e gli operatori selezionati con aste per incentivare le rinnovabili, unita alla possibilità di partecipare alle aste per gli incentivi anche per tutti gli impianti fotovoltaici in area agricola. Esteso anche il termine ultimo di applicazione del meccanismo transitorio per i prezzi minimi garantiti agli impianti bioliquidi sostenibili (con il possibile aggravio di 300 milioni n bolletta)
5/10
©Ansa
- Il decreto prevede anche di estendere a tutto il territorio nazionale, incluse le aree limitrofe a quelle in “phase out” dal carbone, la possibilità di individuare porti in cui realizzare piattaforme galleggianti per lo sviluppo dell’eolico rispetto ai due già individuati dal decreto nel Sud d’Italia
6/10
©IPA/Fotogramma
- Verranno anche potenziati i poteri del commissario unico per le acque reflue urbane: potrà operare in deroga a ogni norma di legge diversa da quella penale
7/10
©Ansa
- I lavoratori dei call center impegnati nella gestione delle attività della maggior tutela per l’elettricità, che rischiavano di rimanere a casa con il progressivo passaggio prima al servizio di tutele graduali e poi al mercato libero, verranno stabilizzati attraverso la copertura dei “costi direttamente imputabili al servizio e non recuperabili” chiesta e ottenuta dagli esercenti la maggior tutela e che potrebbe alla fine essere scaricata sugli oneri in bolletta pagati da tutti gli utenti
8/10
©IPA/Fotogramma
- Entro tre mesi dal trasferimento dei punti di consegna dei clienti finali verso il servizio di tutele graduali, gli esercenti la maggior tutela presenteranno all’Arera la relazione che indica costi sostenuti e non recuperabili a decorrere dall’1 aprile 2023: l’Autorità dovrà fissare, entro 90 giorni dalla legge di conversione, termini e modalità per l’invio della relazione. E tra questi costi sono inclusi anche quelli legati ai lavoratori dei call center
9/10
©IPA/Fotogramma
- Alla Sogin verrà consentito di riconsiderare eventuali autocandidature per il deposito nazionale delle scorie nucleari di Comuni non presenti nella Cnai (la Carta nazionale che identifica le aree idonee), "tenuto conto dei vincoli territoriali nel frattempo decaduti o sostanzialmente modificati" o per ragioni tecniche superabili con adeguate modifiche al progetto del Parco tecnologico, strettamente collegato al deposito
10/10
©IPA/Fotogramma
- Il termine per le autocandidature è ampliato e passa da 30 a 90 giorni dal pubblicazione sul sito del Mase dell’elenco delle aree presenti nella proposta di Cnai