Surroga del mutuo, quanto si risparmia sulla rata mensile con la discesa dei tassi
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Secondo le simulazioni su offerte di istituti di credito, sono possibili risparmi tra i 100 e i 126 euro al mese a seconda della classe energetica dell'immobile surrogato
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- Il calo dei tassi di interesse dopo il picco registrato nella seconda metà del 2023 inizia a produrre i suoi effetti anche nel mercato dei mutui per la casa
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- La discesa dei tassi ha inciso sulle offerte delle banche con una riduzione tra i 50 e gli 80 punti base sia per i mutui d’acquisto sia per quelli di surroga
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- In primo luogo cresce la domanda di mutui da parte di acquirenti under 36 anni, che a gennaio rappresentano il 48% delle richieste di mutui di acquisto, sei punti in più rispetto a dicembre 2023
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- Un secondo incremento riguarda le domande di mutui surroga: in un mese sono cresciute dal 22 al 32%
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- La surroga di un mutuo dà la possibilità di trasferire il prestito esistente con una banca verso un altro istituto di credito. Il passaggio non prevede oneri come le spese per l’istruttoria della pratica o per gli atti notarili
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- A spingere le domande di surroga sono le offerte delle banche per immobili ad alta efficienza energetica
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- Nel dettaglio, istituti come Intesa Sanpaolo e Credit Agricole propongono mutui di surroga con tassi del 2,5% per immobili di classe energetica A, B, o C e del 3% per abitazioni classificate da D a G
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- Il risparmio offerto dalla surroga è tanto maggiore quanto più elevato è il capitale residuo del mutuo da surrogare
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- Come evidenziato nei siti di comparazione, ipotizzando un mutuo di 140mila euro con durata 25 anni a tasso fisso stipulato a gennaio 2023, il nuovo tasso di surroga consente risparmi di 126 euro al mese nel caso di un immobile di classe energetica A, B o C mentre è di 103 euro per classi energetiche D o successive
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- Per quanto riguarda l'andamento più in generale del mercato immobiliare, l'analisi degli indici di riferimento evidenzia un lieve aumento per i mutui a tasso fisso a 20 anni che arrivano al 2,6%. Al contrario, l'indice per i mutui a tasso variabile registra una lieve decrescita registrando una media del 3,93%