Infissi, ecco i contributi per il 2024: cosa sapere su ecobonus e bonus ristrutturazioni
Dallo scorso 1° gennaio non si può più utilizzare per sostituire gli infissi il bonus del 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche: questo significa che rimangono l’ecobonus e il bonus ristrutturazione, che valgono rispettivamente il 60% e il 50% e si possono ripartire in dieci rate di uguale importo
- Il 2023 si è chiuso con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto-legge 29 dicembre 2023, n. 212 che ha definitivamente escluso la sostituzione degli infissi dal bonus 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche di cui all’art. 119-ter del Decreto-legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio)
- Dal 1° gennaio 2024, dunque, non si può più utilizzare il bonus 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche concesso nel 2022 e 2023 anche per la sostituzione degli infissi. Rimangono due possibilità: l’ecobonus o il bonus ristrutturazioni edilizie
- L’ecobonus prevede una detrazione fiscale del 50% utilizzabile sulle spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 relative agli interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi
- Diversi i possibili beneficiari dell’ecobonus infissi: devono essere tutti i contribuenti residenti e non residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento. Possono averlo le persone fisiche; i contribuenti che conseguono reddito d’impresa; le associazioni tra professionisti e gli enti pubblici e privati. Possono averlo anche i titolari di diritti sull’immobile, i condòmini sulle parti reali dell’edificio, il familiare o il convivente more uxorio
- Per quanto riguarda l’Iva, va ricordato come scatti l’imposta ridotta al 10% quando si tratta di prestazioni di servizi relativi a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzati su immobili residenziali, oppure quando, per le cessioni di beni, la relativa fornitura è posta in essere nell’ambito del contratto di appalto
- Da non dimenticare come ci siano dei requisiti fondamentali per accedere all’ecobonus infissi: infatti, alla data di inizio lavori l’immobile deve innanzitutto esistere, ossia essere accatastato o con richiesta di accatastamento in corso, e in regola con il pagamento di eventuali tributi; e poi deve essere dotato di impianto di climatizzazione invernale
- Ma come funziona l’ecobonus? Il contributo prevede un'aliquota del 50% da applicare alle spese totali sostenute. Mentre il limite massimo di detrazione ammissibile è pari a 60 mila euro per unità immobiliare. Le detrazioni dovranno essere ripartite in 10 rate annuali di pari importo
- Ma quali sono le spese per le quali spetta la detrazione fiscale? Sono comprese la fornitura e posa in opera di finestre, porte o lucernari in sostituzione degli esistenti; integrazioni e sostituzioni dei componenti vetrati; la fornitura e posa in opera di scuri, persiane, avvolgibili e relativi elementi accessori; le prestazioni professionali. L’intervento deve rispettare alcuni requisiti tecnici, come la sostituzione di elementi già esistenti e/o sue parti e determinati valori di trasmittanza termica
- Pena decadenza dell’incentivo, dovrà essere trasmessa all’Enea la “Scheda descrittiva dell’intervento”, entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori o di collaudo delle opere soltanto attraverso il sito web. La “scheda descrittiva” si utilizza per la singola unità immobiliare e può essere redatta anche dal soggetto beneficiario; in tutti i casi diversi dal precedente (per esempio interventi che riguardano le parti comuni condominiali) deve essere redatta da un tecnico abilitato
- Per quanto riguarda il bonus ristrutturazioni edilizie è prevista una detrazione fiscale strutturale (senza scadenza) del 36%, successivamente potenziato al 50% sulle spese sostenute sempre fino al 31 dicembre 2024. Sono compresi diversi interventi di installazione, realizzazione o anche sostituzione. Anche in questo caso, la detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo e chi non ha usufruito dell’agevolazione può comunque beneficiare della detrazione, indicando in dichiarazione il numero della rata corrispondente