
Ristrutturare casa senza Superbonus 110%: tutti i bonus e gli incentivi ancora attivi
Dopo un primo ridimensionamento del principale bonus edilizio, la legge delega per la riforma fiscale si appresta a ridisegnare il quadro delle agevolazioni legate ai lavori negli edifici. Ecco quali sconti sono ancora disponibili almeno fino al 31 dicembre

II “maxi aiuto” del Superbonus al 110% rivolto a chi vuole ristrutturare casa inizia ad essere un ricordo e l’autunno potrebbe portare ulteriori cambiamenti agli incentivi fiscali legati all’edilizia. Ecco quali bonus sono ancora in vigore per chi ha già autorizzato i lavori o intende farlo a breve
Bonus casa 2023, dal superbonus alle barriere architettoniche: la lista degli incentivi
SUPERBONUS 110% - L'aliquota massima dell'incentivo introdotto nel 2020 "resiste" per i condomini che hanno autorizzato i lavori con delibera prima del 25 novembre 2022 e presentata entro il 31 dicembre 2022 la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila). Entro fine anno il 110 si applica ancora a villette e unità unifamiliari a patto che risulti completato al 30 settembre 2022 almeno il 30% dei lavori
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SUPERBONUS AL 90% - Il bonus edilizio scende leggermente al 90% per spese sostenute nel corso del 2023 a condizione che il contribuente sia titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare, che la stessa unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che il contribuente abbia un reddito di riferimento fino a 15mila euro

BONUS RISTRUTTURAZIONE AL 50% - Prorogata fino al 2024, la detrazione consente di scontare del 50% le spese sostenute per i lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria di casa. Lo sconto si applica fino a un tetto di spesa di 96mila euro. Esempi di opere coperte dal bonus ristrutturazione sono la sostituzone del tetto, di infissi esterni, serramenti e persiane compresa la sostituzione del materiale

SISMABONUS DAL 50 ALL'85% - Fino al 31 dicembre 2024 sconti fiscali sono previsti anche per chi desidera ridurre il rischio sismico dell'immobile. La detrazione varia in una forbice compresa tra il 50 e l'85% a seconda della posizione dell'edificio e del tipo di lavori da eseguire

ECOBONUS AL 50 o AL 65% - Obiettivo dell'Ecobonus è migliorare la classe energetica degli edifici e la detrazione varia dal 50 al 65% a seconda del tipo di intervento. Fino alla fine del 2024 si potranno scontare lavori come la coibentazione, la sostituzione di pavimenti, finestre ed infissi, l’installazione di un impianto fotovoltaico o la modifica degli impianti di climatizzazione invernale

MODIFICHE ALL'ECOBONUS - A partire dal 2025 l'Ecobonus scenderà al 36% su un tetto di spesa di 48mila euro e il governo limiterà l'agevolazione alle fasce di reddito più basse

BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE AL 75% - Confermato fino al 2025 il bonus barriere architettoniche copre fino al 75% delle spese sostenute per rimuovere ostacoli alla mobilità, inclusa la sostituzione di finestre degli appartamenti locati all'interno di un condominio

IL BONUS MOBILI AL 50% - L'agevolazione scatta in presenza di lavori di ristrutturazione e consiste in una detrazione Irpef al 50% da richiedere in fase di dichiarazione dei redditi. Il bonus mobili, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo, si applica su un tetto di spesa di 8mila euro entro il 2023 che scende a 5mila nel 2024 ed è comprensivo di eventuali operazioni di trasporto e montaggio
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IL BONUS VERDE AL 36% - Entro il 31 dicembre 2023 sarà possibile richiedere il bonus verde - o giardini - che consiste in una detrazione Irpef al 36% su un tetto di spesa di 5mila euro per unità immobiliare. Per i condomini lo sconto viene moltiplicato per ogni unità abitativa. Come per il bonus mobili anche in questo caso l'agevolazione si dispiega dalla dichiarazione dei redditi in dieci quote annuali di pari importo dall'anno in cui è stata sostenuta la spesa
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