Bonus mobili, il limite di spesa cala a 5mila euro. Come chiedere l’incentivo nel 2024
Ancora per quest’anno nella dichiarazione dei redditi si potrà richiedere la detrazione fiscale del 50% sulle spese per mobili d’arredo e grandi elettrodomestici acquistati durante lavori di ristrutturazione edilizia. Diminuisce tuttavia la base su cui si applica lo sconto, 3mila euro in meno rispetto al 2023. Dal 1° marzo aumenta dall’8 all’11% la ritenuta sui bonifici, mentre restano invariati requisiti e modalità di accesso al bonus
- Nel 2024 sopravvive, seppur in forma ridotta, il bonus mobili ed elettrodomestici. Salvo proroghe dell'ultimo minuto l’incentivo fiscale che copre il 50% delle spese di acquisto sostenute durante lavori edilizi è giunto all’ultimo anno. Ecco cosa cambia nel 2024 con l’entrata in vigore delle modifiche
- Introdotto nel 2013 il bonus consente di scontare del 50% le spese per l’acquisto di mobili d’arredo e grandi elettrodomestici. L’agevolazione si estende dalla dichiarazione dei redditi dell’anno d’imposta di riferimento per 10 rate
- La detrazione valida per il 2024 scatta nel caso di lavori di ristrutturazione edilizia effettuati a partire dal 1° gennaio 2023
- Senza alcuna modifica introdotta dalla Legge di Bilancio, dal 1° gennaio il bonus mobili ed elettrodomestici al 50% copre oggi importi di spesa inferiori: 5mila euro, tremila in meno del 2023 e la metà rispetto al 2022
- Restano invariati i requisiti per l’accesso al contributo riconosciuto per lavori di ristrutturazione edilizia. Per quanto riguarda gli elettrodomestici la classe energetica non deve essere inferiore alla A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie ed F per frigoriferi e congelatori
- Tra i mobili d’arredo rientrano nel contributo letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie e comodini. Concorrono inoltre alla detrazione divani, poltrone, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione
- Il bonus mobili è incluso in opere di manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti o fabbricati
- L’agevolazione si estende nel caso di interventi di ricostruzione a seguito di eventi calamitosi e di manutenzione ordinaria o straordinaria su parti comuni di condomini, come ad esempio la riparazione o la sostituzione di cancelli, portoni o grondaie
- Anche per quest’anno il contributo viene riconosciuto in caso di pagamenti tracciabili come bonifico, carta di debito o credito. Restano escluse altre tipologie di transazioni come ad esempio contanti o assegni
- Come per l’accesso ad altri bonus edilizi, anche per la detrazione su mobili ed elettrodomestici dal 1° marzo la legge di Bilancio 2024 ha previsto l’innalzamento dall’8 all’11% della ritenuta applicata sui bonifici
- Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, il bonus mobili include anche il finanziamento a rate, a condizione però che la società finanziatrice paghi il corrispettivo con le stesse modalità previste per il beneficiario della detrazione. Parallelamente il contribuente deve avere una copia della ricevuta di pagamento rilasciata dalla finanziaria
- Viene confermato per il 2024 l’obbligo di comunicazione dell’acquisto di grandi elettrodomestici all’Enea - l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile. A differenza dell’ecobonus la mancata o tardiva trasmissione non implica la perdita del diritto alle detrazioni
- Ai fini della richiesta in dichiarazione dei redditi è necessario conservare la ricevuta del bonifico o di avvenuta transazione per i pagamenti con carta di credito o di debito. Sono richieste inoltre le fatture che riportano la natura, la qualità e la quantità dei beni acquistati