Saldi 2024, come evitare brutte sorprese: i consigli di Altroconsumo
Quattro italiani su dieci hanno pianificato di comprare in saldo con una spesa media di 267 euro a persona, ma per evitare rischi e acquisti sbagliati è bene che i consumatori conoscano i loro diritti e cosa si può fare quando non vengono rispettati. Ecco cosa sapere
- Al via i saldi in tutta Italia da venerdì 5 gennaio. Quattro italiani su dieci, rileva un sondaggio di Ipsos per Confesercenti, hanno già pianificato di comprare in saldo con una spesa media di 267 euro a persona
- Secondo il Codacons il giro d'affari sarà inferiore ai livelli pre-Covid: tra i 4 e i 4,5 miliardi contro gli oltre 5 registrati prima della pandemia e il 56% degli italiani comprerà solo in caso di offerta convincente
- Per evitare brutte sorprese durante il periodo di saldi è bene che i consumatori conoscano i loro diritti e cosa si può fare quando non vengono rispettati. Ecco alcuni dei consigli elaborati da Altroconsumo
- Visitare i negozi qualche giorno prima della data prevista per l’inizio dei saldi, questo aiuterà a capire cosa acquistare e a essere sicuri che, al momento del saldo, merce e prezzo siano veramente scontati
- Provare sempre i vestiti, il negoziante non è obbligato a far provare i capi, ma è meglio non acquistare un prodotto se non si è certi: il rischio è quello di non poterlo cambiare
- Il cambio dei prodotti non difettati è a discrezione del negoziante. Prima dell’acquisto, chiedere entro quanto tempo è possibile cambiare un articolo e cosa succede se non è disponibile un prodotto sostitutivo
- La garanzia vale anche per i prodotti in saldo. Se il prodotto è difettato o non è conforme, entro 2 anni dall’acquisto il negoziante ha l’obbligo di ripararlo o sostituirlo in un adeguato periodo di tempo. Se non è possibile il cliente può ottenere la riduzione o la restituzione del prezzo pagato
- La garanzia vale per due anni dall'acquisto. Conservare lo scontrino per poterlo esibire in caso di necessità, meglio effettuare pagamenti tracciabili: in caso di smarrimento dello scontrino si potrà comunque dimostrare l'acquisto con la ricevuta della carta o con l’estratto conto
- Confrontare il cartellino del prezzo vecchio con quello ribassato. L'anno scorso sono entrate in vigore alcune novità sui saldi che obbligano i negozianti a mostrare il doppio prezzo: quello ribassato e quello praticato nei 30 giorni precedenti
- La merce venduta in saldo deve essere esposta separatamente da quella non scontata, il mancato rispetto di questa norma può essere denunciato alla polizia municipale
- I prezzi esposti vincolano il venditore, se alla cassa viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, bisogna farlo notare al negoziante e, se necessario, si può far intervenire la polizia municipale
- Dal 2022 chi non accetta pagamenti con bancomat e carte di credito può essere sanzionato: il negoziante è tenuto ad accettare i pagamenti digitali anche in periodo di saldi. Non è possibile aumentare prezzi per pagamenti effettuati con carta e non possono essere applicate commissioni aggiuntive