Fisco, dalla rottamazione quater all’Imu: il calendario delle scadenze di fine anno
Nell’ultima parte del 2023, i contribuenti devono tenere a mente diverse date. Una è il 30 novembre, ma anche prima di Natale ci sono alcune scadenze importanti
- Nell’ultima parte del 2023, il calendario delle scadenze fiscali è molto fitto. Ecco qualche data che i contribuenti devono tenere a mente
- Il 30 novembre è la data che raccoglie il maggior numero di adempimenti. Si parte dalla rottamazione quater. Poi i versamenti “strutturali” come: cedolare secca sugli affitti; invio comunicazione liquidazione Iva; versamenti redditi 2022 persone fisiche; seconda o unica rata di acconto Irpef e Irap relativo all'anno 2023
- Nel mese di dicembre, poi, i proprietari di immobili dovranno pagare l'Imu e dovrebbe essere prorogata al 20 dicembre la possibilità di aderire al ravvedimento speciale
- Tornando alla rottamazione quater, i contribuenti dovranno versare la seconda rata entro il 30 novembre, ma potranno beneficiare di una tolleranza nel pagamento di cinque giorni (quindi si va al 5 dicembre). Le altre rate dovranno essere saldate entro il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024, secondo le scadenze del proprio piano contenuto nella comunicazione delle somme dovute
- Il 30 novembre è fissata anche la scadenza per i locatori - persone fisiche, proprietari o titolari di diritti reali di godimento di unità immobiliari abitative locate - che hanno scelto il regime della cedolare secca: devono pagare il secondo o unico acconto per l'anno d'imposta 2023
- Sempre entro il 30 novembre, le persone fisiche non titolari di partita Iva tenute ad effettuare i versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi annuali delle persone fisiche (modelli 730, redditi persone fisiche), che hanno scelto il pagamento rateale effettuando il primo versamento entro il 30 giugno 2023, devono versare la sesta rata delle imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali, con applicazione degli interessi nella misura dello 1,65%
- Entro il 18 dicembre, poi, dovrà essere pagato il saldo dell’Imu, che è l’Imposta municipale unica. Devono pagare il tributo tutti i soggetti che possiedono fabbricati, escluse le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9, aree fabbricabili e terreni agricol
- I termini per aderire alla sanatoria del ravvedimento speciale sono scaduti il 30 settembre, ma un emendamento al decreto legge Proroghe rinvia il termine al 20 dicembre 2023
- Il ravvedimento speciale consente di regolarizzare le violazioni riguardanti le dichiarazioni fino al periodo d’imposta 2021, purché siano state validamente presentate. L’agevolazione consiste nel pagamento delle sanzioni nella misura di 1/18 del minimo edittale irrogabile