Caro voli, indaga la Commissione europea: “Compagnie diano spiegazioni dettagliate”
Bruxelles ha deciso di indagare sull'aumento delle tariffe aeree in tutta Europa, salite fino al 30% nel corso dell'estate con profitti eccezionali per le compagnie. "Stiamo indagando" per avere "una spiegazione completa e dettagliata", ha spiegato la commissaria Ue ai Trasporti Adina Valean, in un'intervista al Financial Times. Ha precisato che l’Ue non intende intervenire su un mercato "funzionante". Urso: “Europa si muove sulla rotta indicata dall'Italia”
- Bruxelles ha deciso di indagare sull'aumento delle tariffe aeree in tutta Europa, salite fino al 30% nel corso dell'estate con profitti eccezionali per le compagnie. Lo ha annunciato la commissaria Ue ai Trasporti Adina Valean, in un'intervista al Financial Times. "Stiamo indagando" per avere "una spiegazione completa e dettagliata", ha spiegato Valean, precisando che Bruxelles non intende intervenire su un mercato "funzionante"
- A insinuare il dubbio che qualcosa non va, quindi, sono stati i numeri: biglietti più cari anche del 30% nel giro di 4 anni e profitti eccezionali per le compagnie di volo. La Commissione europea, così, ha deciso che vuole vederci meglio, senza spingersi a intervenire su un mercato "funzionante" ma chiedendo "una spiegazione dettagliata e completa" ai vettori. Il timore, infatti, è che la tendenza al rialzo delle tariffe possa colpire le regioni periferiche, come le isole, che vivono del trasporto aereo per continuare a essere collegate con il Continente
- A mettere pressione alle compagnie aeree è un'indagine dei servizi della commissaria Ue ai Trasporti Adina Valean: dopo il duro confronto di agosto sulla stretta al caro-voli del decreto Asset, ha trovato il favore di Roma e dei consumatori rappresentati da Codacons e Assoutenti. L’indagine, infatti, arriva mentre in Italia i prezzi per raggiungere la Sicilia e la Sardegna salgono alle stelle in vista del Natale
- L’attenzione di Bruxelles è puntata sulle anomalie di lungo termine del mercato dopo le restrizioni del Covid, per le quali sembra ancora mancare una causa ben definita oltre al boom dei viaggi e ai problemi nelle catene di approvvigionamento innescati dal contesto geopolitico. Per questo, la squadra di Valean è "in dialogo permanente" con un'industria che fa cassa
- Nel caso di Ryanair, tra le compagnie più agguerrite contro il tetto ai prezzi italiano, l'esercizio 2022/2023 ha permesso di ritrovare l'utile chiudendo con un risultato netto positivo per 1,31 miliardi, contro la precedente perdita di 241 milioni
- Da parte dell'Ue, comunque, non ci sarà nessun intervento sul libero mercato, anche perché l'esecutivo non può agire "come regolatore nella microgestione dei prezzi o imporla", uno scenario che la stessa Valean considera di fatto "non realizzabile" e nemmeno "auspicabile". Le pratiche dei prezzi devono essere però, nei principi cardine comunitari, accessibili e volte a non ostacolare la connettività
- Alla linea dell’Ue plaude il ministro per il Made in Italy Adolfo Urso. Bruxelles “si muove sulla rotta indicata dall'Italia a tutela degli utenti e contro il caro voli. Avanti, insieme, per un servizio migliore, in trasparenza e nel rispetto delle regole”, ha commentato
- A sperare che la verifica Ue porti comunque a un'azione incisiva sono i consumatori: Codacons chiede "un intervento comune a livello europeo per bloccare gli algoritmi che fanno salire alle stelle i prezzi dei voli” e di “sanzionare con multe milionarie le compagnie che speculano sulla pelle dei viaggiatori”. L’approfondimento "è una vittoria di tutti i consumatori e potrà ora aiutare a verificare le speculazioni messe in atto a danno dei cittadini che devono spostarsi in aereo durante il periodo estivo o nei giorni di festa", ha detto l’associazione
- "L'apertura di un’indagine dell'Ue sulle tariffe aeree è un fatto di portata storica che apprezziamo con grande soddisfazione", ha detto anche Assoutenti. "Finalmente dall'Ue si assiste a un gesto concreto e immediato a tutela dei viaggiatori. Una decisione che arriva su impulso dell'Italia", ha aggiunto. Ancora: “Ora però dalle parole bisogna passare ai fatti: ci attendiamo dall'Ue sanzioni esemplari verso le compagnie aeree scorrette che hanno adottato strumenti tesi a speculare sui viaggiatori aumentando in modo artificioso le tariffe del comparto"
- A favore della decisione dell’Ue anche il governatore della Sicilia Renato Schifani, preoccupato per i biglietti per l’isola che per le festività costano solo andata già oltre i 300 euro: “Accolgo con grande soddisfazione l'avvio di un approfondimento da parte della Commissione europea sul caro voli. Siamo stati i primi a denunciare questo scandalo in due esposti all'Antitrust e all'Ue. Ci aspettiamo che le autorità europee, pur nei limiti imposti dalle regole del libero mercato, possano intervenire per tutelare i viaggiatori"