Sanità, quasi 40mila medici andranno in pensione entro il 2025. Quali sono i rischi
Sono migliaia i camici bianchi che lasceranno il lavoro per anzianità: 12.763 uscite nel 2023, 12.748 nel 2024 e 13.156 nel 2025. Altri 12.801 pensionamenti sono previsti per il 2026. Il trend poi cala e tornerà su livelli fisiologici solo nel 2030. La situazione più critica è quella dei medici di famiglia: quasi metà dei dottori in servizio è over 60
- La Sanità in Italia rischia il collasso: entro il 2025 quasi 40mila medici andranno in pensione. Il picco di camici bianchi che lasceranno il lavoro per anzianità avverrà in questi anni: 12.763 uscite nel 2023, 12.748 nel 2024 e 13.156 nel 2025. Altri 12.801 pensionamenti sono previsti per il 2026. Il trend poi cala e tornerà su livelli fisiologici solo nel 2030
- Il Sole 24 Ore cita le conclusioni del centro studi del Sumai Assoprof (sindacato dei medici specialistici ambulatoriali), che ha stilato un report realizzato sui database di Ordine, Enpam, Sisac, Aran, Istat, Corte dei conti e Ministero della Salute. Qui si possono trovare i dati sulla situazione che potrebbe mettere in difficoltà il Servizio sanitario nazionale
- Il settore, tra quelli della P.A., è tra quelli che ha dipendenti con l’età più avanzata: quasi la metà dei dottori in servizio in ospedale e negli studi ha più di 60 anni. È over 60 il 45% degli ospedalieri e il 52% di pediatri e medici di famiglia. Negli anni c’è stato poco turnover, anche a causa di una gestione poco oculata dei posti nelle facoltà di Medicina e nelle specializzazioni
- Un caso molto problematico riguarda i medici di famiglia. Nel 2019 erano più di 42mila, ora sono scesi a poco più di 39mila. Nel 2023 per questa categoria (contando anche i pediatri) sono previsti 4.747 pensionamenti, altri 4.924 l’anno prossimo e 4.822 nel 2025. In pratica ogni anno un medico di famiglia su 10 va in pensione
- Nella la specialistica ambulatoriale sono previsti 1.116 pensionamenti nel 2023, poi altri 1.224 nel 2024 e 1.334 nel 2025, riporta il Sole 24 Ore
- Nella dirigenza medica (gli ospedalieri) quest’anno i pensionamenti sono 6.900, poi altri 6.600 nel 2024. Il picco della gobba pensionistica avverrà nel 2025 con 7.000 uscite. Per questa categoria i numeri continuano a rimanere alti fino al 2030 quando si stimano 4.850 pensionamenti
- Solo restando alle cifre più vicine, entro il 2025 si perderanno 14.493 medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, 3.674 specialisti ambulatoriali e 20.500 dirigenti medici. Si parla di un totale di 38.667 camici bianchi che andranno in pensione
- A questi numeri già allarmanti va aggiunto il fenomeno delle dimissioni volontarie: secondo le stime almeno 3mila medici all’anno si licenziano o chiedono il prepensionamento. Qualcuno si sposta nel privato, altri vanno all’estero. Sempre più spesso ad esempio si leggono i casi di medici che vanno a lavorare in Arabia Saudita, dove vengono pagati molto più che in Italia
- Secondo il segretario Sumai Antonio Magi “se non ci saranno subito investimenti seri e decisivi sul personale sanitario, la Sanità pubblica Italiana che conosciamo oggi, anche se in crisi, dal 2025 rischia di saltare realmente”
- L’aumento dei nuovi laureati in Medicina e degli specializzandi inizieranno a vedersi dal 2026 in avanti. Magi ribadisce quindi che l’obiettivo primario è “convincere i giovani medici, e quelli che si laureeranno in medicina, a rimanere a lavorare nel nostro paese e nel Ssn”. Un primo passo può arrivare con la manovra, nella quale sono stati stanziati i fondi per il nuovo contratto dei medici