Fino al 2026, gli operatori dovranno solo rendicontare le emissioni dei prodotti importati nei settori cemento, ferro e acciaio, alluminio, fertilizzanti, elettricità e idrogeno. Multe da 10 a 50 euro per tonnellata sono previste per coloro che non osserveranno questa disposizione
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- Entra in vigore oggi, primo ottobre, la carbon tax Ue alle frontiere, ma per il momento senza il pagamento del dazio Co2. Si tratta, infatti, di una fase transitoria, in cui non sarà pagata la tassa per pareggiare il prezzo del carbonio dei prodotti europei con quelli importati
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- Fino al 2026, gli operatori dovranno solo rendicontare le emissioni dei prodotti importati nei settori cemento, ferro e acciaio, alluminio, fertilizzanti, elettricità e idrogeno. Multe da 10 a 50 euro per tonnellata sono previste per coloro che non osserveranno questa disposizione
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- Saranno così penalizzate le merci che arrivano da Paesi che non rispettano gli standard ecologici e sociali presenti nell'Unione europea. Un meccanismo per tutelare le imprese del Vecchio Continente alle prese con i regolamenti del Green Deal rispetto alla concorrenza di industrie di Paesi terzi che non osservano gli stessi requisiti stringenti in materia di emissioni. Dunque servirà a combattere la concorrenza sleale
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- L'obiettivo è quindi "incoraggiare l'industria in tutto il mondo ad abbracciare tecnologie più verdi" e prevenire "la delocalizzazione della produzione al di fuori dei nostri confini verso Paesi con standard ambientali più bassi"
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- La misura nel tempo estenderà gli stessi principi di prezzo a tutti i prodotti ad alta intensità di carbonio venduti sul mercato dell'Ue, da qualsiasi parte del mondo provengano. Le aziende non europee, comunque, "non devono temere" la carbon tax, ha assicurato il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni
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- "Voglio rassicurare le aziende extra-Ue che non chiederemo mai loro più di quanto chiediamo ai produttori europei - ha spiegato in un editoriale sul Financial Times online - I prezzi del carbonio già pagati nel Paese di produzione possono essere detratti dal pagamento Cbam (il meccanismo di adeguamento alle frontiere del carbonio). Non ci sarà alcuna fattura dovuta nel caso in cui il prezzo del carbonio fosse superiore al prezzo dell'Ets dell'Ue"
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- "Manterremo un dialogo stretto e costruttivo con le imprese, le altre parti interessate e i partner commerciali" nella fase di transizione, ha spiegato il Commissario. "A metà del 2025 trarremo insegnamento da questo periodo e utilizzeremo le informazioni raccolte per perfezionare il quadro prima dell'inizio dei pagamenti Cbam, esaminando in particolare il suo impatto sulle esportazioni dell'Ue e la sua probabile estensione a più settori" ha aggiunto
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- "Una caratteristica intrinseca del Cbam è che qualsiasi sforzo efficace di decarbonizzazione ridurrà le tariffe sulle importazioni - ha concluso Gentiloni - Man mano che questa nuova importante misura climatica entra in vigore, ci impegniamo a lavorare fianco a fianco con le imprese nell'Ue e oltre, nonché con i governi di tutto il mondo, per farla funzionare. Perché la battaglia per salvare il nostro pianeta dal disastro sarà vinta a livello globale, o non sarà vinta affatto"