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Cina, crolla il titolo di Evergrande: perso il 25% nella borsa di Hong Kong

Economia
©Getty

Il colosso immobiliare ha fatto sapere di non soddisfare i requisiti per l'emissione di nuovi bond. Piazze asiatiche miste: l'Hang Seng cede l'1,5%, Tokyo guadagna quasi l'1%

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Evergrande crolla alla Borsa di Hong Kong (-25,45% a 0,41 dollari di Hk) dopo aver dichiarato in un file al listino dell'ex colonia britannica che, in vista dell'indagine di Hengda Real Estate Group, la sua principale controllata domestica, "non è stata in grado di soddisfare i requisiti per l'emissione di nuovi bond". L'unità di Evergrande era stata indagata dall'autorità cinese di regolamentazione dei titoli per sospetta violazione della divulgazione di informazioni. Alla fine di luglio, i debiti non pagati di Hengda Real Estate erano circa 277,5 miliardi di yuan (38 miliardi di dollari), con 1.931 cause legali pendenti.

La crisi del mercato immobiliare 

La notizia è arrivata due giorni dopo che il gruppo ha dichiarato che gli incontri sulla ristrutturazione previsti per oggi e domani non si sarebbero svolti, affermando che era "necessario rivalutare i termini" del piano per adattarlo alla "situazione oggettiva e alle richieste dei creditori". Oltre alla capogruppo in calo anche le controllate Evergrande Nev (-20%) e Evergrande Serces (-11%) e in generale il settore degli sviluppatori di real estate, tra cui Sunac (-4,85%) e Country Garden (-5%). L'enorme debito di Evergrande ha contribuito all'aggravarsi della crisi del mercato immobiliare del Paese, facendo temere una ricaduta globale. Proprio il settore immobiliare, che insieme all'edilizia rappresenta circa un quarto del prodotto interno lordo cinese, è un pilastro fondamentale della crescita del Paese e negli ultimi decenni ha conosciuto un boom folgorante. Ma l'enorme debito accumulato dai maggiori operatori del settore - Evergrande ha un debito stimato di 328 miliardi di dollari alla fine di giugno - è stato visto da Pechino negli ultimi anni come un rischio inaccettabile per il sistema finanziario cinese e per la salute economica complessiva.

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Ondata di insolvenze

Dal 2020 le autorità hanno gradualmente ristretto l'accesso al credito da parte degli sviluppatori e ne è seguita un'ondata di insolvenze, in particolare quella di Evergrande. All'inizio del mese, le autorità della città meridionale di Shenzhen hanno dichiarato di aver arrestato diversi dipendenti di Evergrande, invitando inoltre il pubblico a segnalare qualsiasi caso di sospetta frode. Un altro colosso immobiliare cinese, Country Garden, ha evitato all'ultimo il default negli ultimi mesi, dopo aver registrato una perdita record e debiti per oltre 150 miliardi di dollari.

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