Monopattino elettrico, quanto costano le assicurazioni e cosa coprono
Le nuove regole del Codice della strada prevedono l’introduzione di targa, casco e assicurazione obbligatoria. Per gli utenti il costo complessivo si aggira tra i 100 e i 200 euro l’anno
- Con il nuovo codice della strada scatta anche la stangata sui monopattini elettrici. Il provvedimento prevede l’introduzione di targa, casco e assicurazione obbligatoria per questo tipo di mezzo
- Ma quanto potrebbe venire a costare? Secondo le prime stime, si tratterebbe di un costo complessivo, considerato il prezzo da pagare per la polizza e quello per la targa, sui consumatori di circa 100-200 euro l’anno
- Come ha dichiarato il vicepresidente di Assoutenti Gabriele Melluso, “in base alle ultime stime in Italia circolano circa 550mila monopattini elettrici, di cui 42mila appartenenti alle società di sharing. Per tutti gli altri, con le nuove disposizioni, sarà necessario dotarsi di apposita copertura assicurativa, che può partire da un minimo di 40 euro all’anno ma può arrivare anche a 150 euro”
- Una giusta alternativa per molti potrebbe essere la Rc capofamiglia, l’assicurazione che tutela l’assicurato e i suoi familiari anche in caso di danni arrecati a terzi durante la guida di un monopattino. I prezzi sono vicini ai 55 euro, ma prima di farla è necessario verificare le reali coperture
- La seconda opzione è quella che prevede di sottoscrivere un’assicurazione specifica per i mezzi di mobilità urbana e che quindi tutela il contraente mentre usa il monopattino elettrico e nell’eventualità in cui dovesse arrecare danni a terzi o a oggetti di terzi. Attenzione anche in questo alle effettive coperture: c’è infatti una sensibile differenza tra la copertura base e quella “premium”, per tutti i componenti. I prezzi partono dai 40 euro all’anno base
- Per quanto riguarda la targa, l’ipotesi è che ci si possa avvicinare al costo che oggi si paga per uno scooter 50, vale a dire poco più di 50 euro l’anno. Una spesa che ricadrà sui privati ma anche sulle società di sharing, che in questi anni sono cresciute in modo esponenziale
- Come evidenzia Melluso, “la possibilità di una copertura assicurativa è giusta, ma vanno tutelati i consumatori: il rischio è quello di un business a solo vantaggio delle compagnie assicurative. Per questo vanno stabilite delle tariffe fisse, in modo tale che siano tutelati gli utenti”
- È importante ricordare come le regole assicurative, ai fini dell’obbligo per i possessori delle auto, non analizzino il terreno su cui ne avviene l’uso, né il fatto che i veicoli siano fermi o in movimento. Anche i veicoli che restano immobili in aree private dovranno dunque essere assicurati
- Sono invece previste deroghe per i veicoli inidonei all’uso come mezzo di trasporto e a quelli ritirati dalla circolazione
- Esclusi dall’obbligo sono però anche alcuni casi di sospensione della polizza volontaria. Occorrerebbe, in tal senso, una comunicazione formale all’agenzia di assicurazione, con un termine prorogabile più volte per un massimo di nove mesi rispetto all’annualità. La sospensione sarebbe peraltro da ritenersi attivata solo in seguito alla registrazione nell’apposita banca dati del Mimit