
Assegno unico, possibili novità nella Manovra 2024: le ipotesi allo studio del governo
Una delle possibili modifiche alla misura per le famiglie prevede un incremento consistente dell’assegno già a partire dal secondo e dal terzo figlio, invece che dal quarto e dal quinto. Dai ministeri tanti suggerimenti per possibili correttivi da aggiungere nella Legge di Bilancio, ma le risorse restano esigue

Assegno unico più alto a partire dal secondo figlio. È una delle proposte che il governo intende inserire nel pacchetto di norme dedicate alla famiglia della prossima Manovra: il problema maggiore però restano le risorse esigue, che però non freneranno l’intenzione di aiutare i nuclei familiari
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“Abbiamo deciso di affrontare il tema della crisi della famiglia in tutti i suoi aspetti. Abbiamo solo il 30 per cento di famiglie con figli, un altro 30 per cento è di famiglie monoparentali, con una serie di bisogni, e un 30 per cento di famiglie senza figli”, ha dichiarato Eugenia Roccella
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Secondo la ministra, intervenuta agli “Stati generali della Basilicata” di Fratelli d’Italia, “il problema è il desiderio di fare figli che non viene realizzato, un problema di libertà genitoriale, per cui dobbiamo creare intorno a loro le condizioni necessarie”
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Non ci sono ancora certezze sull’entità degli aumenti per le famiglie con due o più figli perché la proposta è ancora in fase di studio. Il pacchetto dedicato a famiglia e natalità nel complesso potrebbe costare sui 4-5 miliardi
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Da dove potrebbero arrivare le risorse? Soprattutto dai soldi risparmiati sull’assegno unico nel 2023, pari a circa un miliardo
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Già con la Manovra 2023, per i nuclei con quattro o più figli a carico l’assegno è aumentato del 50% rispetto al valore precedente. Un incremento del 50% è stato introdotto anche per quelli con almeno tre figli di età compresa tra uno e 3 anni, ma solo per i nuclei con un Isee di massimo 43 mila euro

Da registrare anche una maggiorazione degli importi dell’assegno unico e universale per coloro che hanno figli a carico di età inferiore a un anno: nel 2023 sono infatti aumentati del 50% rispetto al precedente valore. Inoltre, per ciascun figlio successivo al secondo, c’è stata una maggiorazione dell’assegno tra i 15 e gli 85 euro al mese a seconda dei redditi

Una delle ipotesi per il 2024 è che le maggiorazioni che nel 2023 sono scattate a partire dal terzo e dal quarto figlio possano scattare a partire dal secondo e dal terzo figlio

Tante, comunque, le proposte dedicate alle famiglie che potrebbero entrare nella prossima Manovra: tra le tante ci sono il quoziente familiare per l’Irpef, l’Ires ridotta per le imprese che assumono donne che hanno almeno tre figli e anche il servizio a domicilio per le neomamme, caro alla ministra Roccella

Il nodo maggiore restano le risorse: come ha dichiarato il ministro Giancarlo Giorgetti, non ci sono i soldi per poter mettere tutto nella Manovra
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