Modello 730/2023, cosa sapere sulle detrazioni per le spese pagate con carta di credito
Si avvicina la scadenza per l’invio del modello 730, prevista per lunedì 2 ottobre. Potranno essere incluse tutte le spese effettuate con carta di credito, debito o prepagate, purché siano tracciabili: a questo proposito è bene conservare tutte le possibili copie cartacee, mail o ricevute elettroniche dei pagamenti effettuati nel corso del 2022, anche se poi addebitate nel 2023
È sempre più vicina la scadenza per l’invio del modello 730/2023. La dichiarazione dei redditi per dipendenti e pensionati deve essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate entro il 2 ottobre 2023, data spostata di un paio di giorni rispetto all’originale 30 settembre, che cade di sabato
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Ma quali sono le spese pagate con carte di credito che possono essere inseriti nel modello 730/2023? In linea generale possono permettere l’accesso a detrazioni le spese sostenute nell’anno di imposta 2022, ovvero tra il 1° gennaio e il 31 dicembre dello scorso anno
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La data che si deve prendere come riferimento è quella in cui è stata utilizzata la carta ed effettuato il pagamento. Si ha diritto alla detrazione anche se l’addebito sul conto corrente slitta al periodo di imposta successivo
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Come ha chiarito Fisco Oggi, rispondendo alla domanda di un utente, “si applica, infatti, il principio di cassa in base al quale gli oneri e le spese che danno accesso a una detrazione d’imposta o una deduzione dal reddito complessivo vanno indicati nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono stati sostenuti”
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Non cambia molto anche se consideriamo la delega passiva di pagamento allo scoperto, disciplinata dagli articoli 1269 e seguenti del Codice civile. L’istituto prevede “l’ordine del delegante al delegato di assumere ed estinguere il debito nei confronti del delegatario”. Il momento rilevante resta l’utilizzo della carta di credito, momento in cui il titolare ordina il pagamento alla banca, ottenendo il rilascio della ricevuta
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È in questo momento che i contributi si considerano versati dal professionista, ovvero da quello in cui si manifesta la volontà di sostenere la spesa. L’addebito sul conto, invece, è relativo a un rapporto che interessa esclusivamente il delegante e il delegato
Da ricordare come chi usa i contanti per spese detraibili come il medico o l’agente immobiliare, con cui si è comprata l’abitazione principale, perde il diritto alla detrazione del 19%. Anche per il 2022 lo sconto spetta a condizione che l’onere sia stato sostenuto con versamento bancario o postale, come bonifico o assegno, o altri sistemi tracciabili quali carte di credito, carte di debito (Bancomat) o prepagate
Va ricordato come la tracciabilità della spesa va segnalata con una prova cartacea della transazione: estratto conto bancario, copia del bollettino postale o del Mav e dei pagamenti con PagoPA
Per le carte di credito la tracciabilità va dimostrata con l’estratto conto della carta; per quelle di debito è sufficiente la ricevuta del Pos leggibile (o l’estratto del conto corrente bancario); per le prepagate va esibita la ricevuta del Pos oppure la stampa dei movimenti della carta ricavata dal sito o dall’app. Per i pagamenti via smartphone con app o altri sistemi elettronici, la prova può essere l’estratto conto del mezzo elettronico o, se non disponibile, la stampa della ricevuta elettronica di transazione o anche la e-mail di conferma
E se manca uno strumento tracciabile? In questo caso l’acquisto può essere documentato con un’annotazione specifica (esempio “pagamento con carta di credito/bancomat/assegno”) in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte del percettore delle somme
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