
Multe e tasse non pagate, ecco le garanzie e le possibilità di rateazione per i debitori
Con la riforma fiscale il governo rivede anche il sistema della riscossione, il cui fondamento rimane la tutela dei diritti per i debitori. Dall'aumento dei tempi di dilazione con l'agente della riscossione alle garanzie nel recupero forzoso, ecco le principali novità

Nella nuova riforma fiscale nel sistema della riscossione permane la volontà di tutelare i diritti del debitore, con garanzie e possibilità di rateazione ancora più ampie rispetto al passato. Vediamo in cosa consistono queste novità

Uno dei punti principali riguarda sicuramente la stabilizzazione a 120 rate mensili come durata massima per le rateazioni con l'agente della riscossione, contro le 72 stabilite fino ad oggi
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Cambia anche il principio in materia di recupero nei confronti dei coobbligati paritetici o dipendenti. I coobliggati paritetici si connoteranno per realizzare il presupposto d'imposta alla pari dei contribuenti, i coobligati dipendenti faranno discendere la loro responsabilità dall'obbligazione contratta a monte in via principale dall'unico contribuente

A questo riguardo, fino a questo momento l'orientamento della Cassazione era che fosse sufficiente la notifica al coobbligato della cartella di pagamento, in alcuni casi anche solo l'intimazione di pagamento. Altra indicazione era che i termini di decadenza per l'invio della cartella o dell'atto potessero essere rispettati anche per solo uno dei debitori coinvolti

La riforma prevede invece che l'invio dell'accertamento giunga a tutti i soggetti coinvolti, disponendo l'obbligo di rispetto dei termini di pagamento anche per i coobbligati

Altro tema portante della nuova legge delega è quello di assicurare un'adeguata tutela del contribuente nel corso delle attività istruttorie poste in essere dall’amministrazione finanziaria

Una specificazione che si collega al contraddittorio preventivo, fondamentale nel rapporto tra Fisco e contribuente, considerando che sinora l’esigenza di un contatto preliminare con i soggetti passivi era stata affermata solo nelle procedure di accertamento e non in quelle di recupero coattivo

Contradditorio preventivo che anche secondo il diritto Ue non è confinato al momento del controllo della posizione del contribuente, ma anche alle altre fasi in cui il privato è vittima di provvedimenti della pubblica amministrazione