
Bonus caldaia 2023, tutti gli incentivi per risparmiare e come fare domanda
Chi sta riflettendo sulla possibilità di cambiare l’impianto di riscaldamento in vista dell’inverno deve sapere che ci sono ancora importanti detrazioni alle quali fare riferimento, come l’Ecobonus e il Superbonus. Ma bisogna fare attenzione ai requisiti da rispettare

Cambiare caldaia risparmiando qualche soldo in vista dell’inverno è possibile. Nonostante i cambiamenti degli ultimi mesi in tema di Superbonus, ci sono ancora parecchie detrazioni fiscali con cui poter acquistare un nuovo impianto di riscaldamento. Da non dimenticare, poi, che una nuova caldaia può portare un risparmio considerevole (fino al 30%) sulla bolletta
GUARDA IL VIDEO: Condizionatori e caldaie a gas, stretta Ue: le nuove regole
Il bonus caldaie rientra ad esempio nei lavori agevolati dall’Ecobonus: è destinato a coloro che acquistano impianti o di climatizzazione invernale oppure dotati di caldaie a condensazione, di classe A o superiore, e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione che, oltre a garantire migliori prestazioni energetiche, consentono di ridurre l’inquinamento atmosferico. La percentuale di sconto in questo caso è del 50%
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economia
Può essere richiesto entro il 31 dicembre 2024 per le spese sostenute per la sostituzione della vecchia caldaia con una nuova, comprese le spese per lo smontaggio e il montaggio
Bonus casa, dalle caldaie alle ristrutturazioni: i nodi da sciogliere
C’è anche un Ecobonus al 65%, per le spese di sostituzione di impianti esistenti con nuove caldaie dotate di sistemi di termoregolazione o domotica evoluti: in questo caso il Conto Termico permette di beneficiare di un bonus pari al 65% per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali con altri a pompa di calore e per l’installazione di impianti solari per la produzione di acqua calda sanitaria
Caldaie a gas, vietate dal 2029: la bozza del regolamento Ue
Possibile anche usufruire del bonus caldaia se già si utilizza il Superbonus al 90%: è infatti consentito beneficiarne se la sostituzione della caldaia comporta un aumento di almeno due classi di efficienza energetica e viene eseguita contemporaneamente ai lavori edilizi già ammessi
I numeri del Superbonus 110%, quanto costa davvero
I lavori sulla caldaia rientrano anche nel caso di ristrutturazione della casa: sfruttando infatti la detrazione al 50% si può far rientrare la sostituzione della caldaia nella manutenzione straordinaria. Rispetto all’Ecobonus il vantaggio è quello che il bonus è valido anche per la prima installazione senza spendere per sistemi di termoregolazione evoluti

L’Enea ha stabilito dei requisiti perché un immobile possa beneficiare della detrazione fiscale nel 2023. L’immobile deve essere “esistente”, ossia accatastato o con richiesta di accatastamento in corso; deve essere in regola con il pagamento di eventuali tributi; dotato di impianto di riscaldamento; in caso di ristrutturazione senza demolizione, se essa presenta ampliamenti, non è consentito far riferimento al comma 344, ma al singolo comma 347 e solo per la parte non ampliata

Per tutto l’anno 2023 chi effettua lavori del genere ha l’obbligo di comunicare all’Enea gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, ai sensi della Legge 296/2006 – Ecobonus, o che comportano risparmio energetico e/o utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, ai sensi dell’art. 16-bis DPR 917/86 - Bonus Casa

Tra i vari requisiti da rispettare, l’intervento deve configurarsi come sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico e non come nuova installazione. Inoltre, il nuovo generatore di calore a condensazione può essere ad aria o ad acqua

Andranno inoltre conservati i seguenti documenti: il certificato di asseverazione, redatto da un professionista qualificato; la certificazione dei produttori della caldaia e delle valvole termostatiche; le schede tecniche dei prodotti e documentazione supplementare. A questi vanno aggiunti alcuni atti amministrativi, come le fatture relative alle spese sostenute; la ricevuta del bonifico bancario o postale e la ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA (codice CPID). Nel caso di invio postale, va conservata la ricevuta della raccomandata postale
Ue, nuove regole per sistemi di riscaldamento. Come cambiano i bonus