Superbonus 2024 per condomini e villette: novità e cosa cambia con i danni da maltempo
Il futuro dell'incentivo è tutto da scrivere. In attesa della prossima legge di Bilancio che dovrà decidere sull’eventuale proroga dell’aliquota 110% per chi ha già avviato i lavori, ecco tutte le scadenze, con l'incognita dei danni causati da bombe d’acqua e grandinate
È ancora presto per stabilire se la prossima Legge di bilancio prorogherà l’aliquota al 110% del Superbonus per chi ha già avviato i lavori ma le premesse non mancano: oltre alla difficoltà nell’ottenere la cessione del credito si sono aggiunti gli effetti del maltempo di questa estate che ha danneggiato alcuni edifici in ristrutturazione rallentando o fermando del tutto i lavori
Superbonus e altri incentivi per ristrutturare casa: come potrebbero cambiare
Il rinnovo dell’aliquota 110% per i lavori avviati sarebbe la terza. In origine il Superbonus doveva scadere il 31 dicembre 2021. Ecco come ad oggi è destinato a cambiare per i vari immobili
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In primo luogo villette e case unifamiliari possono beneficiare dell’aliquota massima del bonus nel caso in cui gli immobili al 30 settembre 2022 avessero già effettuato almeno il 30% dei lavori da concludersi entro il 30 settembre di quest’anno
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Fino al 31 dicembre di quest'anno il Superbonus è valido anche per villette e case unifamiliari che al 30 settembre 2022 hanno un cantiere ultimato sotto il 30%, ma a una condizione: l’immobile deve essere posseduto da contribuenti con un reddito calcolato tramite il quoziente familiare inferiore a 15mila euro. In questo caso l’aliquota applicata del bonus scende al 90%
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Per quanto riguarda i condomini hanno diritto al Superbonus al 110%, spetta agli immobili che hanno inviato la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cilas) entro il 31 dicembre 2022 a condizione che la delibera assembleare sia anteriore al 25 novembre 2022
Il Superbonus per i condomini ad oggi è destinato a diventare più leggero: dal 2024 l’aliquota scende dall’attuale 110% al 70% e ulteriormente al 65% a partire dal 2025
I condomini che hanno inviato la Cilas dal 1° gennaio 2023 hanno diritto al 90% e la cessione del credito decade se la comunicazione è stata spedita dopo il 16 febbraio rendendo difficile di fatto l’applicazione del Superbonus stesso
Il Superbonus resiste anche per le case plurifamiliari fino a 4 unità residenziali con proprietà unitaria a patto che abbiano mandato la Cilas entro il 25 novembre 2022
Capitolo a parte per gli edifici demoliti e ricostruiti: questi immobili beneficiano del Superbonus 110% seguendo le regole dei condomini ma è necessario che la richiesta di autorizzazione edilizia sia stata presentata entro il 31 dicembre scorso
Per quanto riguarda gli edifici soggetti all’Istituto Autonomo Case Popolari (Iacp), il 110% prosegue fino al 31 dicembre 2023 a patto che al 30 giugno di quest’anno siano stati effettuati il 60% dei lavori
Fino al 31 dicembre 2025 il Superbonus 110% resta valido per gli edifici residenziali in zone colpite da terremoti a partire dal 2009. Per le zone alluvionate l’aliquota è garantita fino al 31 dicembre di quest’anno
Per chi ha eseguito i lavori e non è riuscito a cedere il credito entro il 30 novembre è possibile effettuare la cessione tramite la remissione in bonis pagando una mora di 250 euro. In alternativa questi contribuenti possono optare per la detrazione decennale a partire dalla dichiarazione dei redditi 2024
Il futuro del Superbonus è ancora tutto da scrivere ma tra le ipotesi allo studio del governo spicca l'agevolazione fino al 100% per i redditi bassi finanziato con fondi Pnrr. E però nei condomini con il nulla osta ai lavori aumenterebbe il peso per i contribuenti con i redditi più alti
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Un’altra opzione sul tavolo è limitare il Superbonus alle sole opere interne come il cambio degli infissi o l’abbattimento delle barriere architettoniche con benefici per i proprietari di casa meno abbienti ma con dubbi sull’efficacia nella riqualificazione ambientale degli edifici
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