
Superbonus e altri incentivi per ristrutturare casa: come potrebbero cambiare
Il governo Meloni punta al riordino del sistema attuale di aiuti per chi decide di intervenire sul proprio immobile. Si pensa ad esempio a un'unica detrazione in grado di coprire più casi diversi. Centrale il tema dell'efficientamento energetico, anche in vista della direttiva europea sulle case green

Novità in vista per il Superbonus e per gli altri incentivi per la ristrutturazione delle case: il governo ha già iniziato a lavorare a nuove regole in vista delle discussioni sulla Legge di Bilancio 2024. A scriverlo è Il Messaggero, secondo cui l’esecutivo starebbe pensando a un contributo con aliquota del 60% - da detrarre in 10 anni – per i lavori legati alla riqualificazione energetica e antisismica degli immobili italiani. Il tetto massimo di spesa sarebbe di 100mila euro
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Il contributo potrebbe però essere più forte per le famiglie con reddito Isee inferiore a 15mila euro: si parla di un’aliquota di detrazione fino al 100%. Tra le altre novità menzionate dal quotidiano romano ci sarebbe poi anche una sorta di premio progressivo per chi, intervenendo sulla propria casa, riuscisse a portarla a salire di due o tre classi energetiche
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Il riordino del sistema dei bonus edilizi per la casa è legato alla direttiva Ue sulle case green. Anche se la normativa europea è ancora oggetto di discussioni aperte, sembra certo che l’Italia dovrà intervenire almeno su circa otto milioni di edifici. Insomma: gli incentivi serviranno. Restano da trovare tutte le coperture necessarie
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La strada verso case più green è quindi tracciata. Così emerge anche dal Pniec – Piano nazionale per l’energia e il clima – messo a punto dai tecnici del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, dove si elencano traguardi da raggiungere su vari capitoli legati all’ambiente, dalla diffusione delle fonti rinnovabili all’efficienza energetica
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Si dovrà quindi intervenire sul parco edilizio italiano, andando a ridurre le emissioni degli immobili residenziali. Guardando all’ipotesi di una detrazione al 100%, verrebbe previsto – per gli edifici di classe energetica G – il raggiungimento della E entro il 2035

Gli stessi requisiti sarebbero previsti per poter usufruire di un’altra novità allo studio del governo, la riattivazione dei meccanismi della cessione del credito e dello sconto in fattura per chi ristruttura casa

In linea di principio, gli incentivi verrebbero applicati solamente alle prime case e non anche alle seconde o le terze. I lavori ammessi per beneficiarne potranno essere sia più circoscritti, ad esempio rivolti soltanto alla riqualificazione energetica, che più complessi, e cioè andare a toccare ad esempio la produzione di energia rinnovabile

Il governo punterebbe comunque a un grande riordino del panorama dei bonus, con l'idea di privilegiare un unico grande incentivo invece che lasciare attivi molti aiuti differenti

Questa ipotesi dovrebbe però tener conto che al momento diversi incentivi sono già stati programmati per durare almeno fino al 2024, tra cui Ecobonus, Sismabonus e Bonus facciate. Il Superbonus, nella sua ultima versione, è stato prorogato fino al 2025
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