Superbonus e crediti incagliati, la piattaforma Enel X potrebbe non partire a settembre
Pensata per assorbire i crediti bloccati nell’ambito dell'incentivo edilizio, liberando così la capienza fiscale delle banche, per poi ritrasferirli a soggetti terzi, alla società serve una licenza bancaria. Che però non è ancora arrivata. A fine maggio, l'Ance stimava crediti bloccati per 30 miliardi di euro
La piattaforma Enel X pensata per assorbire i crediti bloccati nell’ambito del Superbonus, liberando così la capienza fiscale delle banche, per poi ritrasferirli a soggetti terzi, potrebbe non arrivare nemmeno a settembre
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Secondo i primi annunci, avrebbe dovuto essere pronta già questo mese. La sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Economia Sandra Savino, rispondendo a un’interrogazione dei Cinque Stelle in Commissione Finanze alla Camera, lo scorso 31 maggio aveva poi fatto sapere che la piattaforma sarebbe stata pienamente operativa “dal mese di settembre”. Ma sul punto non c’è certezza
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A spiegare perché è il Corriere della Sera: per svolgere le funzioni che dovrebbe, a Enel X serve una licenza bancaria. Che al momento non c’è. La piattaforma è nata infatti con l’intento di acquistare i crediti delle aziende edili che avevano effettuato lo sconto in fattura, per poi rivenderli ai propri clienti, guadagnando con la differenza tra il valore dei crediti acquistati e il prezzo a cui sono stati rivenduti
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Il punto è che questo non è possibile senza una licenza bancaria. Anzi: sempre secondo quanto riporta il Corriere, citando Il Sole 24 Ore, le trattative per ottenerla sarebbero al momento bloccate
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Una volta ottenuta la licenza, servirebbe anche l’imprimatur da parte di Bankitalia. Gira poi voce che tra il team di Enel, a partire dal nuovo management, ci sia chi non vede proprio di buon occhio questo progetto
L'incertezza su quando potrebbe partire la piattaforma tocca anche i contribuenti italiani che nel 2022 hanno già pagato personalmente i lavori per gli interventi edilizi e che, nel frattempo, non hanno ancora ceduto il credito
Per loro si avvicina infatti la scadenza di novembre, mese entro cui devono necessariamente cedere il loro credito oppure spostarsi sul rimborso in dichiarazione dei redditi, opzione per loro meno vantaggiosa. Se non partisse in tempo Enel X, avrebbero quindi una strada in meno da percorrere
L'arrivo della piattaforma era stato annunciato nel periodo di conversione del decreto Cessioni, lo scorso 27 marzo, per aiutare appunto a risolvere il grande problema dei crediti incagliati
Alla fine dello scorso maggio i crediti incagliati valevano più di 30 miliardi di euro, almeno secondo le stime dell'Ance, che calcolava sul territorio 180mila interventi bloccati, tra villette unifamiliari e condomini
Solo pochi mesi prima, l'Agenzia delle Entrate stimava crediti incagliati per 19 miliardi di euro. Poche le iniziative prese per risolvere il problema, se non appunto quella di Enel X, che adesso dovrà risolvere il nodo della licenza bancaria
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