
Finanza, come stanno andando i fondi pensione? Cosa sapere sui rendimenti del 2023
Dopo il crollo del rendimento registrato nel 2022, hanno mostrato un sensibile rialzo nel 2023, aumentando sia il numero di iscritti, saliti a 9,4 milioni, che la quantità di risorse a disposizione. “Un sensibile incremento si è riscontrato in tutte le forme pensionistiche, variando dal 7,7% nei fondi negoziali, al 6,5 nei fondi aperti e al 3,1% nei Pip”, ha evidenziato la Covip

Continua il recupero dei fondi pensione: dopo la caduta del 2022, a causa delle ripetute fibrillazioni dei mercati finanziari, nei primi sei mesi del 2023 i rendimenti di tutte le forme di previdenza complementare hanno mostrato risultati positivi
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I DATI – Come dimostra l’ultimo monitoraggio della Commissione di vigilanza, in merito ai fondi pensione sull'andamento della previdenza integrativa nel periodo gennaio-giugno 2023, si è registrata una crescita del +3,2% rispetto alla fine dello scorso anno per i fondi chiusi, del +4,6% per quelli “aperti” e del +4,8% per i Piani individuali pensionistici (Pip) “nuovi”

AUMENTANO ISCRITTI E RISORSE – Come mostra il documento vi è una continua crescita degli iscritti, saliti a 9,430 milioni (+2%), e anche delle risorse destinate alle prestazioni, che segnano i 214 miliardi, 9 in più dei 205 registrati alla fine dello scorso anno
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ADESIONI A 10,5 MILIONI – Come ha fatto sapere la Commissione vigilanza sui fondi pensione (Covip), a giugno 2023 le “posizioni in essere” nelle forme pensionistiche complementari “sono 10,5 milioni”, il 2% in più rispetto alla fine del 2022. A queste posizioni, “che includono anche quelle di coloro che aderiscono contemporaneamente a più forme”, corrisponde un totale degli iscritti di 9 milioni e 430mila iscritti (+2%)
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I FONDI NEGOZIALI - In particolare, nei fondi negoziali, quelli istituiti da rappresentanti di lavoratori e datori di lavoro, si sono aggiunte “121mila posizioni in più rispetto alla fine dell'anno precedente (+3,2%), per un totale di 3,928 milioni”
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LE DIFFERENZE TRA I RENDIMENTI – Nel documento si afferma che "nei primi sei mesi del 2023 in tutte le tipologie di forme pensionistiche e di comparti si registrano in media risultati positivi, in particolare nelle gestioni con una maggiore esposizione azionaria, proseguendo nel recupero almeno parziale delle perdite in conto capitale rilevate nel 2022”. Differenti i guadagni: per i fondi negoziali 6%, mentre sono del 7,2% e del 7,6% quelli di Pip e fondi “aperti”

L'ANALISI DI COVIP - La Covip aggiunge che per le linee bilanciate i rialzi sono in media del 3,4% nei fondi negoziali, 4,8% nei fondi aperti e 3,7% nei Pip. "Più contenuti sono i rendimenti dei comparti obbligazionari e garantiti, dell'ordine in media dell'1-2%", si legge nel report

SUPERIORI AL TFR - La Covip ha poi evidenziato che, analizzando il periodo compreso tra il 2013 e i primi sei mesi del 2023, i rendimenti medi delle varie forme di previdenza integrativa si presentano quasi in toto superiori al rendimento medio del Tfr (2,3%)

AUMENTANO LE RISORSE PER LE PRESTAZIONI - Alla fine di giugno 2023 le risorse per le prestazioni sono salite a 214 miliardi, 9 in più rispetto ai 205 del 2022. “Poco più della metà dell'aumento dipende dal miglioramento dei corsi dei titoli in portafoglio; l'incremento residuo è dovuto ai flussi contributivi al netto delle uscite. Nei fondi negoziali, l'attivo netto è di 64,4 miliardi di euro, crescendo del 5,4% rispetto a dicembre”, si legge nel dossier

GLI INCASSI - Durante i primi sei mesi del 2023 i contributi incassati da fondi negoziali, fondi aperti e Pip sono stati 6,6 miliardi di euro, in aumento del 6,1% sul corrispondente periodo del 2022. “L'incremento si riscontra in tutte le forme pensionistiche, variando dal 7,7% nei fondi negoziali, al 6,5 nei fondi aperti e al 3,1% nei Pip”, evidenzia Covip
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