Pensioni, Calderone vede i sindacati. Landini: "Incontro totalmente inutile"

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La ministra del Lavoro ha avviato il tavolo sulle pensioni con le principali sigle. Il segretario della Cgil attacca: "Il governo non ha la volontà vera di aprire la trattativa. Io vedo un passo indietro e una volontà di non affrontare la situazione". Bombardieri (Uil) su Opzione Donna: "Se questo è il modo con il quale la presidente del Consiglio e la ministra del Lavoro rispondono alle donne c'è da stare preoccupati". Più positivo Sbarra (Cisl): "È stato un incontro interlocutorio, anche se positivo"

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"Un incontro totalmente inutile". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha definito il faccia a faccia avuto con la ministra del Lavoro Marina Calderone sul tema delle pensioni. Presenti anche il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, e quello della Cisl Luigi Sbarra. Fuori dalla sede del ministero, in via Flavia, un presidio per chiedere il ripristino di Opzione donna con i requisiti della versione originaria e senza i paletti inseriti nell'ultima Manovra: "Opzione donna diritto alla pensione derubato", si legge sullo striscione che ha esposto la decina di donne presenti, le quali sostengono che "rimediare si deve, si può".

Landini: "Il governo non ha la volontà vera di aprire la trattativa"

Uscendo dall’incontro Landini ha dichiarato che "hanno ridetto le cose di gennaio e sulle risorse per fare una trattativa vera non ci hanno risposto". "Un incontro negativo - ha aggiunto -. Il governo non ha la volontà vera di aprire la trattativa e il ministro non ha alcun mandato". "Così non si va da nessuna parte, significa non voler fare alcuna modifica alla legge Fornero", ha proseguito Landini, spiegando che "di fatto io vedo un passo indietro e una volontà di non affrontare la situazione. Noi parteciperemo ad ogni incontro convocato dal governo ma se l'esito, per il governo, è qualche modifica all'Ape sociale e un allargamento dei contratti espansione, non è quello che serve". Su Opzione donna "non abbiamo avuto alcuna risposta, non ne hanno neanche parlato. E Quota 103 a chi sta servendo? La cosa vera è l’uscita con 41 anni di contributi, ma non ci hanno risposto se non che è obiettivo di legislatura. Possibilità di uscita a 62 anni? Obiettivo di legislatura. Pensioni di garanzia? Obiettivo di legislatura. Noi abbiamo il problema di cosa succede a settembre".

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Bombardieri: "Grave nessuna risposta su Opzione donna"

Negativo anche il giudizio di Bombardieri: "Se questo è il modo con il quale la presidente del Consiglio e la ministra del Lavoro rispondono alle donne c'è da stare preoccupati", ha detto il segretario generale della Uil riferendosi alla delegazione del Comitato di Opzione donna in presidio tutta la mattina sotto il ministero. Il leader Uil ha accusato il governo di non dare risposte sul sistema previdenziale e "cosa ancora più grave di non aver dato una risposta a queste donne che non sono state neanche nominate o citate". "Risultati concreti oggi non ci sono, su nessun tema - ha aggiunto -. Manderanno un calendario di appuntamenti. Saremo presenti a tutti gli incontri in attesa di avere dati e risposte e di sapere le risorse che saranno impegnate. Finora ci sono solo affermazioni di principio. Chiacchiere e distintivo non ci servono". "Abbiamo preso atto delle affermazioni della ministra che ha letto le nostre proposte e che su molte cose sono d'accordo, ma non c'è una risposta concreta su nessun tema. Non hanno risposto se metteranno mano alla Fornero, non hanno detto se Quota 103 sarà riconfermata, non ci hanno detto se ci sarà la pensione per i giovani e cosa ancora più grave non hanno dato una risposta a queste donne", ha rimarcato Bombardieri. "Questo è il risultato di un incontro interlocutorio dal quale usciranno altri tavoli politici e tecnici ma non c'è una risposta una, precisa per poter dire ai lavoratori se ci sarà ancora Quota 103, se ci saranno i 41 anni di contributi con cui poter andare in pensione. Abbiamo ricordato tutte le cose dette in campagna elettorale, la risposta è che aspettano di farlo in tutta la legislatura ma noi dobbiamo misurarci con le cose inserite in manovra", ha concluso il leader della Uil.

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Sbarra: "Bene aver riannodato fili del confronto"

Più positiva invece la posizione di Sbarra: "È stato un incontro interlocutorio, anche se positivo, perché ci ha consentito di riannodare i fili del confronto dopo molti mesi di vuoto". Il segretario della Cisl ha riferito di aver "apprezzato la disponibilità e l'impegno del governo a muoversi per cambiare e modificare la legge Fornero, superando le rigidità e aprendo un percorso che guardi a flessibilità, sostenibilità e inclusività". "Il governo - ha spiegato Sbarra - si è riservato di fare una valutazione sulla base della consistenza delle risorse a disposizione". La ministra Calderone "riconosce che le priorità che abbiamo indicato nella nostra piattaforma sono i contenuti da porre a base del confronto e ci ha annunciato che partirà a breve un crono programma di incontri dedicati alle priorità che abbiamo indicato alla base della piattaforma sindacale, che per noi restano misure di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro". Secondo Sbarra, "c'è il problema di costruire una pensione contributiva di garanzia per i giovani e le donne", la necessità di ripristinare i vecchi requisiti per Opzione donna, rendere strutturale allargare l'ape sociale, rilanciare un grande piano di informazione e comunicazione a livello nazionale sulla previdenza complementare, aprendo la nuova fase di silenzio assenso, allargare il bacino della 14 mensilità per i pensionati in difficoltà, assicurare la piena indicizzazione e perequazione delle pensioni rispetto all'inflazione, detassare le tredicesime e le 14 per i pensionati.

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Sul tavolo delle pensioni uno strumento unico per gli esodi incentivati

Durante l’incontro, secondo alcune fonti che erano presenti, si è parlato anche di uno strumento unico per gli esodi incentivati, le uscite dei lavoratori dalle aziende in anticipo rispetto al raggiungimento dei requisiti per la pensione., che potrebbe essere costruito sul modello del contratto di espansione ma della durata massima di sette anni, con sostegno pubblico esteso alle Pmi e nuove assunzioni incentivate. La ministra Calderone, si apprende, ha chiesto poi ai sindacati supporto per le domande di cassa integrazione emergenziale prevista per i lavoratori delle zone alluvionate, con la firma degli accordi in tempi rapidi in modo da far partire subito i pagamenti.

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