Pnrr Italia, modifiche entro agosto: corsa a ostacoli per il governo
EconomiaL'Italia attende ancora la terza rata mentre gli obiettivi da raggiungere entro giugno per la tranche successiva appaiono lontani. La scadenza per presentare le modifiche è slittata e c'è tempo fino ad agosto. Poi dovrà pronunciarsi l'Europa. Tutto questo potrebbe rallentare i finanziamenti
Si gioca su più tavoli, tra Roma e Bruxelles, il futuro del Piano Nazionale di Ripresa. Tra modifiche da mettere nero su bianco, confronti con ministeri ed enti locali, e colloqui con le autorità comunitarie, per il governo si tratta di una corsa a ostacoli.
Finanziamenti dopo aver raggiunto gli obiettivi
Finora il nostro Paese ha ottenuto dall’Europa quasi 67 degli oltre 191 miliardi che ci sono stati assegnati e che rappresentano la fetta più grande del programma contro la crisi varato in piena pandemia dato a un Paese. I finanziamenti arrivano a rate se si raggiungono gli obiettivi semestrali concordati con l’Unione.
Ancora in attesa della terza rata
La terza tranche da 19 miliardi relativa ai traguardi da tagliare a fine 2022, avremmo dovuto incassarla mesi fa, ma Bruxelles ha mosso dei rilievi e il disco verde è atteso a breve. Lontani appaiono invece i 27 obiettivi da centrare entro giugno per avere la quarta rata da 16 miliardi. Tra i compiti a casa, c’è l'attuazione della riforma della giustizia, il codice per gli appalti e la riforma del pubblico impiego.
Le correzioni da scrivere
Palazzo Chigi però vuole cambiare il Pnrr, perché alcuni progetti non sarebbero più attuali, complice l’aumento dei costi per l’inflazione e la guerra in Ucraina. L’intenzione è di rimodulare l’utilizzo dei soldi, puntando – possibilmente - a spostare oltre il 2026 l'impiego dei denari. Per fare tutto questo serve innanzitutto un quadro preciso. La Relazione semestrale sull’attuazione del Piano, attesa la prossima settimana in Parlamento, dovrebbe chiarire a che punto siamo.
L'Ue dovrà approvare le modifiche
I tempi, nel frattempo, si sono però allungati e la spesa dei fondi procede a rilento. Le correzioni che il governo intende fare erano previste inizialmente per il 30 aprile, ma questa data è slittata. C’è tempo sino al 31 agosto per presentarle, ma più si va avanti più tardi arriveranno i nuovi finanziamenti, anche perché Bruxelles può impiegare fino a due mesi per esprimere il suo giudizio.