
Stipendi nella Pa, il confronto con il settore privato secondo il rapporto di Aran
Secondo l'analisi dell'Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, "pur con la dovuta cautela nella comparazione", non sembrano emergere "particolari disallineamenti nelle medie retributive"

L'Aran, Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, ha elaborato un report in cui vengono confrontati gli stipendi degli impiegati o dei dirigenti della Pa con quelli dei colleghi del settore privato
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Dal confronto è emerso che, seppur "con la dovuta cautela nella comparazione", non "sembrano emergere particolari disallineamenti nelle medie retributive". Secondo il report infatti in media un impiegato o un dirigente della pubblica amministrazione percepiscono stipendi allineati con quelli del settore privato. Negli ultimi mesi però gli aumenti contrattuali sono stati più consistenti per i lavoratori della Pa
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Snocciolando i numeri, l'Aran riferisce che nel 2021 la retribuzione complessiva media annua lorda degli impiegati della Pa che lavorano in ministeri, agenzie fiscali e funzioni locali è stata pari a 31.766 euro, contro una media nazionale per la stessa categoria nel privato pari a 30.836 euro
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Nel settore privato si va da un massimo di 34.288 euro annui lordi, percepiti dagli impiegati del settore banche e servizi finanziari, a un minimo di 27.515 euro lordi all’anno per i dipendenti che lavorano invece nel comparto turismo e viaggi
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Per quanto riguarda le variazioni delle retribuzioni contrattuali dei non dirigenti, l'Aran segnala incrementi tendenziali nel privato, rispettivamente dell’1% a dicembre 2022, dell'1,2% a gennaio 2023, dell'1,3% a febbraio e dell’1,1% a marzo. Per il personale analogo che lavora nella pubblica amministrazione si registrano invece aumenti decisamente più sostenuti, pari al 2,8% a dicembre 2022, 4,7% a gennaio 2023, 4,9% a febbraio e 4,9% a marzo 2023
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Nel settore pubblico lo stipendio fisso annuo lordo mediamente corrisposto a un funzionario dei ministeri è di circa 32.800 euro. Una cifra inferiore, 29.900 euro, viene pagata nel comparto funzioni locali. È più elevata invece la retribuzione fissa media di un funzionario delle agenzie fiscali, 35.300 euro. Sommando “fisso” e “variabile”, i valori di retribuzione media complessiva di un funzionario per ministeri e funzioni locali sono a livelli analoghi, rispettivamente 37.300 e 38.000. Più alti i valori medi di un funzionario delle agenzie fiscali: 41mila euro
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Inoltre, sulla base di valori e aliquote standard, è possibile calcolare, con accettabile approssimazione, una retribuzione netta annua media di circa 23.800 per il comparto ministeri, 24.200 per quello delle funzioni locali e 25.500 per quello delle agenzie fiscali, che fanno circa 1800-2000 euro/mese per tredici mensilità

In merito ai posti di lavoro assimilabili ai quadri, sia nei ministeri che nelle agenzie fiscali nel 2022 la retribuzione complessiva annua lorda delle “elevate professionalità” va da un minimo di 50mila euro a un massimo di 70mila euro. Per il comparto funzioni locali il range oscilla tra 29.835 e 55.035 euro. Seppur non immediatamente comparabile, la situazione nel privato registra nel 2021 una retribuzione media annua lorda per i quadri pari a 56.981 euro
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Oltre al tema degli stipendi, l'Aran affronta anche la questione dei problemi di reclutamento, sottolineando che anche se da questa comparazione pubblico-privato non sembrano emergere particolari disallineamenti nelle medie retributive, è ipotizzabile che problemi di competitività della Pa sul mercato del lavoro siano presenti per il reclutamento di specifiche e qualificate figure professionali. Per quest'ultime infatti c'è una maggiore domanda da parte delle imprese, soprattutto nelle professioni innovative e legate al digitale
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Nel report l’Aran sottolinea anche che nei tre settori del pubblico impiego presi in esame, ovvero ministeri, agenzie fiscali e funzioni locali, sono impiegate circa 560mila persone, il 23% del pubblico impiego contrattualizzato. In questo numero, che comprende anche il personale a tempo determinato, non sono conteggiati i dirigenti, destinatari di un contratto specifico
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Sulle prospettive di crescita, con relativi aumenti di stipendio, il report segnala che nei ministeri la retribuzione fissa iniziale è di 30.300 euro annui lordi, circa 1.600 euro netti al mese. Cifra più bassa, intorno ai 23.800 euro (circa 1.350 euro netti al mese) per la retribuzione nel comparto funzioni locali. Qui però non è stata conteggiata l'indennità pagata ai titolari di incarichi di elevata qualificazione. Questo perché viene corrisposta solo a una parte dei funzionari e, salvo casi particolari, non viene data ai neo-assunti

La retribuzione iniziale è più elevata per chi lavora nelle agenzie fiscali: 31.600 euro, corrispondenti a circa 1.650 euro netti al mese. Nel comparti dei ministeri, delle agenzie fiscali e delle funzioni locali può salire rispettivamente fino a 47.300, 53.600 e 55.000 euro, circa 2.150, 2.300 e 2.450 euro al mese netti
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