Ddl Made in Italy, ipotesi conto agevolato di 100mila euro per gli studenti. Cosa sappiamo
Nell'ambito del disegno di legge, che verrà discusso dal Consiglio dei ministri la prossima settimana, l’esecutivo sta pensando di introdurre una norma che aiuti i ragazzi ad avere conti correnti bancari a condizioni privilegiate per potersi sostenere con gli studi. Previsto anche un Fondo da un milione di euro per il 2023, al quale potranno contribuire anche i privati con donazioni
Conti dedicati a condizioni agevolate per gli studenti. È questa la misura a cui sta pensando il governo, che vorrebbe inserire la misura, con un testo ancora in forma provvisoria, nel ddl Made in Italy, in Consiglio dei ministri la prossima settimana. A tal proposito viene istituito il “Programma di Risparmio e Investimento per l’Istruzione e la Formazione Avanzata” al fine di “agevolare il risparmio e l’investimento per sostenere le spese per l’istruzione secondaria e terziaria e la formazione professionale avanzata”
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LE BANCHE – Ma quali sono i programmi delle banche che aderiscono? Gli istituti che sono parte del complesso consentono a chi ha meno di 30 anni l’apertura di “conti di risparmio e investimento” a condizioni agevolate, permettendo anche un periodico versamento per conto terzi tramite donazioni o crowdfunding. Il conto dedicato non deve però superare l’importo complessivo di 100mila euro e può essere alimentato soltanto con apporti annuali del beneficiario o di terzi che non vadano oltre i 10mila euro
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NIENTE TASSE – Non sono previste tasse o altri balzelli su tali valori: le risorse versate, dal beneficiario o da terzi, e gli strumenti finanziari depositati sul conto non sono “soggetti ad alcun contributo, tassa, canone o imposizione fiscale dal deposito” fino al compimento del trentesimo anno di età del beneficiario nel caso in cui abbia un Isee fino a 40mila euro
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LA FINALITÀ - Le risorse versate e gli strumenti finanziari depositati sul conto dedicato sono un patrimonio che ha una specifica finalità: salvo circostanze eccezionali possono essere utilizzati, una volta compiuti i 16 anni, “esclusivamente per il sostenimento delle spese funzionali, dirette ed indirette, per la formazione e l’istruzione avanzata del beneficiario”
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QUALI SONO LE SPESE AMMESSE – Ma quali spese sono ammesse nel computo? Vi rientrano tutte quelle sostenute per l’avvio e il completamento di percorsi di istruzione secondaria o terziaria offerti dalle Università e dalle istituzioni dell’Afam oppure dagli Its. Sono inclusi anche altri corsi del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore, sia in Italia che all’estero, nonché le spese per l’acquisto di libri di testo ed altro materiale didattico e quelle per l’alloggio nella città ove ha sede l’istituto di formazione e specializzazione
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I CONTROLLI? – Ma come verrà verificato che le spese sostenute siano effettuate su quanto detto? Se il denaro viene speso per scopi diversi o prima del compimento del sedicesimo anno di età, i benefici ottenuti decadono. Sono previsti controlli a campione sul corretto impiego delle risorse
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IL FONDO – Viene inoltre istituito un Fondo per il programma di risparmio e investimento per l’istruzione e la formazione avanzata con una dotazione iniziale di 1 milione per il 2023, al quale possono essere destinate, per le annualità 2023, 2024 e 2025, ulteriori risorse da parte dei privati con atto di donazione o lascito testamentario, da ripartirsi annualmente tra gli intestatari di un conto dedicato con Isee fino a 15mila euro annui, in proporzione all’Isee
LA DONAZIONE DEI PRIVATI – A tutti i privati che fanno erogazioni liberali, donazioni e altri atti a titolo gratuito nel 2023 a favore del Fondo, spetta un credito d’imposta, nella misura del 50%, fino ad un massimo di 100mila euro per i tre periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2023
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